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Oggi: 05 Dic, 2025

Superbonus, ultima chiamata: cosa serve per accedere alla detrazione nel 2025

Nel 2025 il superbonus cambia ancora volto: ecco chi potrà ancora beneficiarne e cosa doveva farsi entro ottobre 2024.
5 mesi fa
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Superbonus
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Il superbonus, agevolazione fiscale divenuta simbolo delle politiche di incentivazione edilizia negli ultimi anni, continua a evolversi. Con la Circolare n. 8/2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito nuovi chiarimenti sull’applicazione della misura per l’anno 2025, specificando requisiti, soggetti ammessi e tempistiche da rispettare per non perdere l’opportunità della detrazione.

Superbonus ristretto: aliquota ridotta e requisiti stringenti

La Legge di Bilancio 2025 ha rimodulato la disciplina del superbonus. L’aliquota di detrazione è al 65% per le spese sostenute nel corso del 2025. Tuttavia, il beneficio non sarà più accessibile a tutti indiscriminatamente: sarà riservato a una platea ristretta e solo per lavori edilizi già avviati entro una specifica data.

Il punto centrale della norma è proprio la data del 15 ottobre 2024. Gli interventi edilizi dovranno risultare “avviati” entro questo termine affinché le spese sostenute nell’anno successivo possano beneficiare della detrazione.

Soggetti ammessi al superbonus 65%

Non tutti i contribuenti potranno usufruire della nuova versione del superbonus. La normativa prevede infatti un perimetro ben definito di beneficiari. Rientrano tra i soggetti ammessi:

  • I condomìni, per lavori eseguiti sulle parti comuni degli edifici;
  • Le persone fisiche che realizzano interventi su edifici composti da due fino a un massimo di quattro unità immobiliari, anche se interamente di proprietà di un solo soggetto;

Gli enti del Terzo settore, nello specifico:

  • le Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (ONLUS);
  • le Organizzazioni di volontariato;
  • le Associazioni di promozione sociale.

Questa selezione punta a favorire contesti abitativi collettivi e soggetti con finalità di utilità sociale, in linea con l’orientamento restrittivo e selettivo adottato dal legislatore per la nuova fase del superbonus.

Cosa si intende per “intervento avviato”

Per rientrare nella disciplina del superbonus 65% nel 2025, non basta aver programmato i lavori o aver richiesto preventivi. È essenziale dimostrare che l’intervento edilizio fosse concretamente avviato entro il 15 ottobre 2024. A tale proposito, la circolare sulle novità bonus edilizi dell’Agenzia delle Entrate chiarisce cosa si intende con il termine “avviato”, distinguendo tra diverse tipologie di intervento e soggetti.

Interventi NON eseguiti dai condomìni

Nel caso di lavori svolti da persone fisiche su edifici unifamiliari o plurifamiliari (non condominiali), è necessario che alla data del 15 ottobre 2024 risulti presentata la CILA, ovvero la comunicazione di inizio lavori asseverata. Questo documento deve essere redatto da un tecnico abilitato e attestare la conformità degli interventi rispetto ai requisiti normativi e tecnici previsti.

Interventi nei condomìni

Per gli interventi che coinvolgono i condomìni, la condizione è duplice. Entro la data stabilita, devono risultare:

  • adottata la delibera assembleare che approva l’esecuzione dei lavori con le maggioranze previste dal Codice Civile e dalle normative condominiali;
  • presentata la CILA per l’avvio formale dell’intervento.

In questo modo si certifica che l’intervento non solo è stato approvato, ma anche che la fase operativa abbia preso avvio.

Interventi di demolizione e ricostruzione

Nel caso di lavori che comportano demolizione e successiva ricostruzione dell’edificio, spesso inquadrati come ristrutturazione edilizia ai sensi del Testo Unico sull’Edilizia, il requisito si considera rispettato se è stata presentata l’istanza per il rilascio del titolo abilitativo edilizio entro il 15 ottobre 2024.

Si tratta del permesso di costruire, essenziale per questo tipo di opere.

Un superbonus con accesso selettivo

La nuova disciplina si inserisce in un più ampio processo di razionalizzazione delle agevolazioni fiscali, avviato negli ultimi anni per ridurre l’impatto della misura sulla finanza pubblica. La riduzione dell’aliquota dal 110% al 65%, accompagnata da requisiti più stringenti, riflette l’intento del legislatore di mantenere attivo lo stimolo all’efficientamento energetico e alla sicurezza sismica, ma in un quadro di maggiore sostenibilità economica.

Allo stesso tempo, la conferma della possibilità di accedere all’agevolazione per il 2025, seppure con condizioni più rigide, rappresenta un segnale di continuità per i cantieri in corso e per chi aveva già programmato investimenti edilizi prima della stretta normativa.

Riassumendo

  • Il superbonus 2025 prevede una detrazione del 65% per lavori già avviati.
  • Possono accedervi solo condomìni, persone fisiche e enti del Terzo settore.
  • I lavori devono risultare avviati entro il 15 ottobre 2024.
  • Serve la CILA o il titolo edilizio, a seconda del tipo di intervento.
  • Nei condomìni è necessaria anche la delibera assembleare di approvazione.
  • La misura punta alla riqualificazione edilizia in un’ottica di sostenibilità economica.

 

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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