Il super euro aiuta i bond e anche le parole della BCE placano i rendimenti

L'euro forte dà una mano ai nostri bond, i cui rendimenti vengono placati anche dalla "minaccia" implicita nelle parole della BCE.
2 settimane fa
1 minuto di lettura
Il super euro aiuta i bond
Il super euro aiuta i bond © Licenza Creative Commons

Il cambio tra euro e dollaro è salito nella mattinata odierna sopra 1,18, ai massimi dal 2021, e come vedremo nel prosieguo del discorso è una mano santa per i nostri bond. La moneta unica ha messo le ali contro il biglietto verde, guadagnando quasi il 9,5% su base annua. Da inizio anno, invece, il rialzo è del 14%. Un trend che non farà piacere alle imprese esportatrici dell’Eurozona, le quali già stanno fronteggiando i dazi americani, in media quadruplicati rispetto a tre mesi fa. Un cambio più forte riduce la loro competitività e rischia di frenare la già fragile crescita economica dell’area.

Occhio ai tassi BCE

Ma dal “super” euro sono risvolti potenzialmente positivi per i bond.

Riducendo i costi delle importazioni, tende a calmierare i prezzi al consumo. E un’inflazione più bassa spingerebbe la Banca Centrale Europea (BCE) a proseguire con il taglio dei tassi di interesse. Quasi certa una pausa al board di luglio, mentre la discussione tornerebbe in auge già a settembre. L’impatto sul tratto breve della curva sarebbe diretto ed aspettative d’inflazione più basse favoriscono la discesa dei rendimenti anche sul tratto medio-lungo.

Non è l’unica ragione per la quale l’euro può portare benefici ai bond in questa fase. Gli investitori stranieri stanno trovando conveniente acquistare Bund, Oat, BTp, Bonos, ecc. La sola ipotesi che il cambio possa continuare ad apprezzarsi accresce il loro rendimento effettivo. Certo, già questo scenario è riflesso nei rendimenti. Tuttavia, il mercato sta avendo la sensazione che l’euro possa apprezzarsi più di quanto sinora insito nei prezzi degli asset.

Euro forte positivo per bond

Ed è di qualche giorno fa la dichiarazione di Luis de Guindos, vice-governatore della BCE, secondo cui un cambio euro-dollaro fino a 1,20 sarebbe tollerabile, mentre al di sopra diverrebbe “complicato”.

Parole che da un lato smorzano l’entusiasmo circa una possibile ulteriore fuga del cross valutario, ma dall’altro accrescono proprio l’appeal speculativo dei nostri bond. Cosa accadrebbe, infatti, se l’euro salisse sopra 1,20 contro il dollaro? La BCE interverrebbe probabilmente tagliando i tassi. E una politica monetaria più espansiva ridurrebbe i rendimenti, ovvero alzerebbe i prezzi dai livelli attuali. Comunque vada, l’euro forte farà bene ai bond.

[email protected] 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

sul tema OBBLIGAZIONI

novità imposta di successione
Articolo precedente

La Cassazione apre alla deducibilità dei debiti accertati post mortem: il principio della sentenza 17821/2025

Cristiano Ronaldo
Articolo seguente

Il rinnovo di Cristiano Ronaldo è da record, quanto guadagna al minuto?