Il contenzioso tributario, e non solo, si avvia verso la lunga pausa estiva. Un periodo di riposo, soprattutto per avvocati e contribuenti. Ci riferiamo alla c.d. sospensione dei termini processuali. Uno stop dal 1° al 31 agosto di ogni anno, in cui tutte le scadenze sono temporaneamente congelate.
Una sospensione che, oltre a dare riposo dal lavoro, concede ai contribuenti e agli addetti alla difesa di godersi le vacanze al mare o in montagna ma anche di avere maggior tempo a disposizione per organizzare l’adempimento degli obblighi tributari e la difesa nei processi tributari in cui si è coinvolti.
Non solo sospensione processuale ad agosto
La sospensione processuale di agosto è, insieme ad altre pause estive, una grande boccata d’ossigeno in un periodo dell’anno in cui sono concentrate anche le vacanze.
Si affianca alla c.d. sospensione feriale, ossia quella che prevede la possibilità di eseguire entro il 20 agosto, senza sanzione e interessi, i versamenti fiscali che cadono nel periodo 1° agosto – 20 agosto. Poi c’è lo stop all’invio di avvisi bonari e lettere di compliance. In sostanza per tutto il mese di agosto (e anche dicembre) l’Agenzia Entrate non invia dette comunicazioni, salvo casi di indifferibilità ed urgenza (circolare chiarimenti decreto Adempimenti).
A completare in quadro, la sospensione dei termini, dal 1° agosto al 4 settembre, per pagare o rispondete agli avvisi bonari.
Come funzione la sospensione dei tempi
Ritornando alla sospensione processuale, per comprenderne il funzionamento è opportuno procedere con un esempio.
Il sig. Giovanni riceve la notifica di una cartella di pagamento il 29 luglio 2025. In tal caso per tutto il mese di agosto sono sospesi i termini per il ricorso (60 giorni dalla notifica).
Quindi, i 60 giorni per fare detto ricorso iniziano a decorrere dal 29 luglio fermandosi al 31 luglio. Poi riprenderanno a decorrere dal 1° settembre.
Sospensione processuale e non solo: i vantaggi sono per tutti
La sospensione dei termini processuali nel mese di agosto, dunque, rappresenta un vantaggio significativo per contribuenti e professionisti fiscali.
Questo periodo di pausa consente una gestione più serena e consapevole delle scadenze tributarie, offrendo il tempo necessario per analizzare, pianificare e predisporre eventuali difese nei contenziosi fiscali in corso.
I contribuenti non devono preoccuparsi di atti in scadenza, potendo così organizzare con maggiore tranquillità sia le vacanze estive sia gli adempimenti burocratici e legali.
Inoltre, l’assenza di notifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate, come avvisi bonari o lettere di compliance, riduce il rischio di stress e di errori nella gestione delle comunicazioni fiscali. La possibilità di effettuare versamenti fino al 20 agosto senza sanzioni o interessi rafforza ulteriormente questo beneficio, garantendo flessibilità nei pagamenti. In sintesi, la sospensione estiva dei termini processuali è una misura di civiltà giuridica che tutela il diritto al riposo e favorisce una gestione fiscale più efficiente e meno affannosa.
Riassumendo
- Sospensione dei termini processuali dal 1° al 31 agosto ogni anno.
- Avvocati e contribuenti possono godersi le vacanze senza scadenze legali.
- Più tempo per organizzare la difesa nei contenziosi tributari.
- I termini ricominciano a decorrere dal 1° settembre dopo la sospensione.