L'agenzia ha tagliato il rating sovrano italiano a un solo gradino sopra il livello "spazzatura", bocciando la politica fiscale dei nostri governi dal 2015 e notando rischi al ribasso per l'economia.
Il Tesoro emetterà il bond retail tra tre settimane e l'annuncio è arrivato con oltre un mese di anticipo. Eppure, diversi segnali appaiono negativi per il successo del collocamento.
Rating sovrano italiano confermato dall'agenzia Standard & Poor's, che ha tenuto l'outlook a "negativo". Spread in discesa oggi, ma lo scenario non migliora.
Sia per i BTP indicizzati all'inflazione che per i CTZ è stato registrato il sold out del quantitativo offerto; i rendimenti risultano in sensibile aumento.
Rischio "downgrade" per l'Italia stasera. Il giudizio dell'agenzia Standard & Poor's potrebbe essere tagliato di due gradini. Ecco quale sarebbe l'impatto per i BTp.
Il Tesoro offre oggi titoli di stato a 10 anni con cedola agganciata all'inflazione europea (ISIN: IT0005387052). Cerchiamo di capire se le caratteristiche si adattano alle necessità del mercato in questa fase.
Rendimenti BTp sempre più esplosivi, in allontanamento progressivo dal "core" dell'Eurozona. Adesso, i debiti dell'Italia a 12 mesi costano più di quelli dell'Austria a 100 anni.
Board BCE in videoconferenza per discutere sull'accettazione dei bond "junk" o "spazzatura" come collaterale di garanzia. L'aspetto può sembrare tecnico, ma è una mossa per evitare il peggio con l'Italia.
Ordini monstre per i BTp a 5 e 30 anni offerti dal Tesoro tramite collocamento sindacato. Ma la tempistica non è stata fortunata, dato che ieri sono collassati proprio i titoli di
Spread BTp-Bund sopra 240 punti, malgrado lo "scudo" offerto dalla BCE al nostro debito pubblico. E dopo il Consiglio europeo di giovedì, le tensioni rischiano di montare ai danni dei nostri bond.