A seguito dell’epidemia di Covid-19 circa 20 degli Stati Membri dell’Unione Europea, come sottolinea il Centro Europeo Consumatori Italia, hanno apportato delle modifiche alle norme europee a tutela dei viaggiatori grazie alle quali le compagnie aeree potrebbero emettere dei voucher invece di rimborsi.

Ieri 13 maggio,  la Commissione Europea ha pubblicato le proprie raccomandazioni affinché ai cittadini venga riconosciuto il diritto al rimborso del viaggio cancellato a causa del Coronavirus. La Commissione, infatti, non vuole negare totalmente la soluzione voucher per i consumatori ma ritiene che questo strumento debba offrire a questi ultimi delle garanzie sufficienti.

I dubbi dei viaggiatori

Molti viaggiatori continuano a chiedere al Centro Europeo Consumatori Italia cosa ne sarà del voucher se entro 1 anno non potrà essere utilizzato:questo a causa della riorganizzazione del lavoro o in casi estremi alla perdita di esso. Tanti viaggiatori credono di non riuscire a viaggiare nell’arco dell’anno e perciò temono di dover perdere il denaro versato. La Commissione, quindi, auspica che, a seguito della scadenza del voucher, vi sia un rimborso automatico della somma. Se così fosse, il voucher potrebbe essere una buona alternativa per il cliente (che sarebbe sicuro di non perdere denaro) ma anche per la compagnia aerea che non dovrebbe erogare subito liquidità.

Tra gli inviti (raccomandazioni) della Commissione Europea ci sarebbe quello dei voucher flessibili ovvero con possibilità di trasferimento ad altri viaggiatori senza alcun costo in aggiunta e con svincolo dalla meta o dalla compagnia aerea iniziale. Inoltre la possibilità che i voucher emessi siano di un importo superiore a quanto pagato inizialmente e questo per incentivare a viaggiare.

Maria Pisanò del Centro Europeo Consumatori Italia si augura quindi che la soluzione di emissione dei voucher come sostituzione del denaro (adottata recentemente nel nostro paese con il Decreto Cura Italia) possa essere mitigata quanto prima con dei provvedimenti che tengano conto delle raccomandazioni della Commissione.

In questo modo si garantirebbe un superamento pacifico della crisi e per i viaggiatori europei ci sarebbe una rinnovata fiducia nelle norme europee.

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