Quando richiedi un mutuo, ci sono alcune variabili di cui devi tenere conto per evitare di trovarti dinnanzi a una cattiva sorpresa. Per prima cosa, devi stabilire quale importo richiedere. Tieni conto che una banca in Italia non ti finanzierà mai oltre l’80% del minimo tra il valore commerciale e quello di perizia dell’immobile. Dunque, se hai comprato o intende comprare casa per 150.000 euro e il perito la stima in 130.000 euro, il massimo che la banca ti concederà sarà sui 104.000 euro (80% di 130.000).

Attenzione: il massimo, che non è esattamente quanto negli ultimi anni abbiano concesso le banche italiane ai clienti mutuatari.

Richiesta mutuo, limiti età?

La percentuale finanziata dipende, infatti, anche da altri parametri, come il profilo di rischio, il reddito e l’età del cliente. Più si è avanti con gli anni all’atto di richiesta di un mutuo, minore tenderà ad essere la percentuale finanziata. La ragione è semplice, un cinquantenne ha maggiori probabilità rispetto a un trentenne di restare disoccupato negli anni seguenti o di morire. Per ciò stesso, il primo sarà considerato un mutuatario più rischioso del secondo, anche se sui giovani si potrebbe aprire un dibattito altrettanto interessante.

Già, ma a proposito di età: esiste un limite per richiedere un mutuo? La risposta è affermativa. Come per qualsiasi altro finanziamento, la banca impone al cliente di completare l’ammortamento entro una determinata età massima. In genere, in Italia è di 75 anni, al massimo di 80 anni. Ciò significa, ad esempio, che un mutuo di 20 anni non sarà concesso a chi all’atto della richiesta ha più di 55 anni, se il limite massimo è di 75 anni.

 

 

Spread tassi mutuo

L’importo finanziato in percentuale al valore dell’immobile determina solitamente anche lo spread applicato dalla banca ai tassi per determinare la rata del mutuo. Quanto più alta sarà la percentuale finanziata, maggiore lo spread imposto.

Viceversa, se la banca finanzia l’acquisto di un immobile per il 50% o meno del suo valore di acquisto e/o di perizia, è probabile che offra le condizioni finanziarie migliori, applicando spread minimi, sia che il tasso sia variabile che fisso.

Infine, l’importo della rata. Non esiste un limite formale, ma in genere non va oltre un terzo del reddito mensile dichiarato dal cliente. Dunque, se porto come garanzia una busta paga di 2.000 euro netti al mese, la rata massima sarà poco inferiore ai 700 euro. Da qui mi regolo sulla durata del finanziamento, tenendo conto dello spread e, quindi, degli interessi applicati.