Poste Italiane acquisisce il 100% di Lis mediante la propria controllata Postepay e l’acquisizione è sovvenzionata del tutto con le risorse di cassa disponibili. Ciò è possibile grazie all’ottima posizione di liquidità di Poste Italiane. Ma cosa cambia adesso per Postepay?

Poste Italiane acquisisce il 100% di Lis: novità Postepay

Con l’acquisto di Lis, si consoliderà la crescita di Postepay anche nel mercato dei pagamenti di prossimità. Questi ultimi sono quelli in cui è necessaria la vicinanza fisica tra l’acquirente ed il venditore.

Grazie all’acquisizione, poi, si rafforzeranno anche i servizi di acquiring e i prodotti offerti alle PMI (piccole e medie imprese).
Ricordiamo che LIS è un istituto di pagamento appartenente a Lottomatica S.p.A, attivo nel mercato italiano di prossimità mediante una rete di circa 54 mila punti. Parliamo di quelli di vendita convenzionati e di quelli che offrono servizi quali il pagamento di bollettini e non solo. Anche ricariche di telefonia, vouchers, carte di pagamento prepagate e altre soluzioni per imprese/esercenti. Ricordiamo inoltre che di recente Poste Italiane ha lanciato la Postepay PuntoLis, la carta prepagata dotata di Iban richiedibile presso i tabaccai PuntoLis. Essa, come detto, è una carta dotata i Iban e permette non solo l’accredito di stipendio/pensione ma anche di disporre e ricevere bonifici.
Lo scorso anno (2021) Lis ha prodotto un fatturato lordo di 228 milioni circa ed un Ebitda (margine operativo lordo) di 40 milioni circa. Proprio per questo, tale acquisizione rafforzerà la presenza di Poste nel mercato dei pagamenti. Matteo Del Fante, Ad e Direttore Generale di Poste è lieto di quest’accordo. Il motivo è che l’acquisizione aiuterà a creare un ecosistema ancora più ampio di servizi integrati a beneficio di tutti i clienti. Ad oggi, Poste è la rete più grande di distribuzione di servizi in Italia. Si occupa infatti di servizi finanziari/assicurativi, sistemi di pagamento, telefonia e recapito di corrispondenza/pacchi.
Tutte queste attività nel 2020 per l’economia italiana hanno generato un impatto indiretto, diretto e indotto di circa 12,2 miliardi di Pil. E ci sono le premesse affinché aumenti ancora.
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