Poste italiane entro il 15 marzo definirà le istruttorie di cessione dei crediti in sospeso relative anche al Superbonus 110% e agli altri bonus fiscali. Proprio per questo si crede che a breve riaprirà la piattaforma per l’acquisto dei crediti fiscali. Tale notizia è giunta nel corso del question time di giovedì in Commissione Finanze alla Camera.

Superbonus 110%: cosa farà Poste Italiane entro metà marzo

Il Ministero dell’Economia nella question time di giovedì in commissione Finanza alla Camera ha comunicato che i nuovi provvedimenti per contrastare gli abusi nel settore edilizio ha rallentato molti operatori attivi in tale settore.

Tra questi c’è Poste Italiane per il quale la revisione dei processi e dei sistemi ha generato e sta generando ritardi. Ed è proprio tale azienda a comunicare che al momento sta definendo le nuove procedure per la gestione delle cessioni e che inoltre entro metà marzo saranno esitate tutte le istruttorie in corso. Quindi esplicherà tutte le procedure avviate prima della sospensione del servizio. In più Poste Italiane ha comunicato che chi vorrà recedere dal contratto di cessione del proprio credito potrà farlo secondo le modalità indicate in ogni momento. Così potrà riavere il proprio credito d’imposta e cederlo se si vorrà ad un altro operatore.
Per quanto concerne il Superbonus 110% è arrivata anche un’altra indicazione importante grazie al quesito posto dalla Martinciglio del Movimento Cinque Stelle. La deputata ha chiesto al Mef se non sia necessario consentire una proroga viste le modifiche normative recenti. Questo per consentire che i lavori previsti da tale bonus vadano avanti. Tale interrogazione riguarda in particolar modo le unità unifamiliari ed autonome per le quali la soglia del 30 giugno è quasi arrivata. Per tale data, infatti, si dovrà raggiungere il limite del 30% degli interventi. La risposta del Mef a questa domanda è stata molto tiepida in quanto ha ricordato soltanto che la legge di Bilancio ha già prorogato quest’agevolazione. Lo ha fatto, ha comunicato, prevedendo una scadenza diversa in base ai soggetti che sostengono le spese consentite.
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