Il patto salva spesa partito lo scorso 1° ottobre è un’iniziativa del Governo per contenere i prezzi e tutelare il potere di acquisto delle famiglie. Chi si reca quotidianamente al supermercato ha notato sicuramente un aumento costante dei prezzi. Non solo di quelli alimentari, anche della cura della persona, della casa e di tanti altri generi. Il problema è che i prezzi aumentano e gli stipendi no per cui le famiglie non sapendo che fare evitano di acquistare prodotti ritenuti “superflui” e tra questi per la prima volta ci sono anche quelli alimentari.

Si mangia meno carne ma anche meno uova. La pasta resta comunque quella alla quale non si riesce a dire no, nonostante sia arrivata a costare anche il doppio. Insomma, non è un buon periodo per le famiglie e proprio per questo il Governo ha deciso di promuovere un carrello della spesa calmierato che per l’Adoc però non è sufficiente.

Prodotti online

Come funziona il patto anti inflazione? Ebbene le imprese che vi aderiscono, offrono prodotti in sconto come nel caso di Conad e Coop, dal 1° ottobre e fino al 31° dicembre 2023.

Si tratta di articoli di prima necessità: non solo alimentari ma anche di largo consumo nonché quelli della cura della persona e per l’infanzia.

Essi si potranno riconoscere con semplicità grazie al bollino tricolore del Governo.

Per quanto riguarda le categorie di cittadini che potranno beneficiare del carrello della spesa calmierato, ebbene, tutti potranno accedervi, indipendentemente dall’Isee, dall’età o dalla fruizione di misure di inclusione sociale o sostegno alla povertà.

Dato che in molti fanno acquisti online la domanda che sorge spontanea è la seguente: l’iniziativa varrà anche per tale tipologia di spesa? Ebbene, si ma solo nel caso in cui lo decida l’esercente esponendo il bollino nel carrello online.

Patto salva spesa: si troveranno prodotti a prezzi calmierati anche online? Intanto per l’Adoc si tratta di una promessa vuota

L’Adoc ha effettuato un sondaggio chiedendo ai consumatori che fiducia hanno del trimestre anti inflazione.

Dall’esito emerge che vi è scarsa informazione su di esso e che per i consumatori non darà un colpo definitivo all’inflazione.

Tale indagine è stata avviata nei 107 sportelli dell’associazione a difesa dei consumatori e ha coinvolto circa 2 mila persone.

Negli ultimi due anni, l’impennata dell’inflazione ha reso la vita difficile a molte famiglie: il 95% degli intervistati ha infatti raccontato di avere avuto la sensazione che ci sia stato un aumento significativo dei prezzi di largo consumo, soprattutto nei mesi di luglio e agosto. E proprio in virtù di questi ultimi aumenti, l’iniziativa messa in atto dal Governo potrebbe risultare vana.

Ovviamente la maggior parte degli intervistati (il 62%) ritiene che si tratti di un’ottima proposta che però non darà il colpo di grazia all’inflazione. Per quanto riguarda, invece, i prodotti che i consumatori inseriranno nel loro carrello della spesa, in primis ci sono la pasta (18%), poi il pane (17%) e il latte (12%) che sono tra quelli che hanno registrato i rincari più alti.

Dal sondaggio si evince inoltre che i cittadini sono certi che, grazie ai prezzi calmierati, potranno accedere con maggiore facilità ai beni di prima necessità. Il 56,7% degli intervistati, però, teme un possibile aumento dei costi dei prodotti non inclusi nell’iniziativa mentre il 40,9% è preoccupato che i prodotti a prezzi ribassati possano essere di scarsa qualità.

Per Anna Rea, presidente Adoc, lasciare totale libertà e discrezione alle imprese che aderiscono al patto anti inflazione non cambierà nulla. Non è una critica al patto, ha chiarito la Rea, ma tutti i protagonisti principali dovrebbero collaborare sempre insieme per costruire un vero paniere che possa sanzionare azioni speculative contro l’intera collettività.

Riassumendo…

1. Il patto salva spesa è partito il 1° ottobre e durerà fino al 321 dicembre 2023
2. Si potranno acquistare anche prodotti calmierati online se l’azienda inserirà nel carrello vicino all’articolo il bollino tricolore
3. Per l’Adoc, però, l’iniziativa potrebbe risultare vana.

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