Niente rimozione delle sanzioni, allora niente gas, ecco cos’ha annunciato il portavoce del Cremlino, Peskov. Si tratta di una decisione che tutti si aspettavano e proprio per questo l’Italia ha dato una spinta alla produzione extra dai sei centrali a carbone e una ad olio per risparmiare gas. Il Governo pensa inoltre ad un nuovo rigassificatore a Piombino.

Che fine ha fatto la transazione ecologica, perché invece di puntare sui rigassificatori non si volge l’attenzione sulle fonti rinnovabili? I cittadini si chiedono questo.

L’Italia è ricca di sole, vento e acqua ma c’è anche un’altra risorsa presente sul territorio che si affianca alle fonti energetiche. Parliamo dei rifiuti che gestiti in modo corretto consentono non solo di abbattere i costi delle discariche ma aiutano ad accrescere la produzione nazionale di energia elettrica.

Di certo in Italia non mancano i rifiuti, i cittadini denunciano ogni giorno il problema dell’immondizia e proprio di recente un’indagine di Timeout ha incoronato Roma la città più sporca del mondo seguita da New York. Perché allora non trasformare i rifiuti in una risorsa? In molti paesi gli scarti alimentari nonché quelli di giardinaggio costituiscono la frazione più ampia dei rifiuti solidi urbani che è raccolta separatamente. È trasformata infatti in una fonte energetica o fertilizzante.

Cosa sono i pannelli fotovoltaici semplificati

Siamo nel pieno di una crisi energetica e l’inverno non sarà certo migliore. Anzi, c’è il rischio concreto di razionamento gas vista la sospensione del combustibile dalla Russia. Perché allora non dotare di impianti fotovoltaici tutti i condomini, perché non investire nel sole ammortizzando i costi poi in pochi anni? Cosi tutti potrebbero diventare energeticamente indipendenti.
Ogni tanto, però, una buona notizia c’è. Chi vuole puntare sugli impianti fotovoltaici avrà a disposizione il nuovo modello unico semplificato con il quale si agevolerà l’iter burocratico.

Il vantaggio principale di questa misura è il tempo ma anche il costo che è inferiore rispetto al passato. Il prezzo degli impianti fotovoltaici va infatti dai 2500 ai 3500 euro per kWp di potenza. Le abitazioni richiedono un impianto di almeno 3 kWh per cui si può calcolare in modo semplice il prezzo di tali impianti. Più si scelgono materiali migliori come quelli in silicio policristallino, però, più sale il prezzo.

Il prezzo dei pannelli fotovoltaici semplificati

Un impianto fotovoltaico da 3 kWp costa mediante dai 5 ai 7 mila euro se si considera anche lo sconto che si applica in fattura. Vista la crisi energetica del momento, se si volesse installare adesso quanto tempo ci vorrebbe? Gli operatori ai quali ci si rivolge parlano di pochi giorni ma dalla richiesta i tempi possono arrivare fino ai due mesi per i lavori semplici e fino a 5 per quelli complessi.

Investire nei pannelli fotovoltaici fa però bene non solo all’ambiente ma anche al nostro portafoglio. Il motivo è che la manutenzione è pressoché nulla in quanto i moduli durano mediante 25 anni e solo al termine del loro ciclo diminuiscono le prestazioni energetiche (circa del 20%). Per avere prestazioni ottimali, però, sarebbe utile una pulizia periodica dei moduli nelle giornate di pieno sole.
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