Il mantra del momento continua a essere “risparmiare” in un contesto caratterizzato dall’aumento di ogni genere di cosa, dalla benzina/diesel fino ad arrivare ai conti correnti.

Questi ultimi, di tipo tradizionale, hanno subito infatti un rincaro dell’8,7% mentre quelli online del 2,2% secondo i dati registrati da Altroconsumo per IlcorriereEconomia.

Questi dati sono ricavati dal confronto dell’Icc (indicatore costi complessivi annuo standard con i parametri della Banca d’Italia) del 31 gennaio scorso con quelli del 6 febbraio 2022.

Ma perché al giorno d’oggi è così importante avere un conto corrente? In primis per disporre della liquidità necessaria per le operazioni di routine come ad esempio ricevere un bonifico o farsi accreditare lo stipendio.

E poi perché grazie ad esso si possono pagare le utenze senza uscire dalla propria dimora.

Sul mercato ci sono diverse tipologie di conti correnti, ma quali sono i migliori del momento? In aiuto dei consumatori arriva Altroconsumo.

Anche i conti correnti sono aumentati

Dall’analisi di Altroconsumo emerge che i rincari maggiori relativi ai conti correnti riguardano i giovani (+10%). Sono stati colpite però anche le famiglie (+8,1%) e i pensionati (+7,9%) e la differenza tra il conto più caro e quello meno caro si è allargata ancora di più (fino a 200 euro). È sempre l’inflazione uno dei motivi principali che ha portato all’aumento di alcune voci di costo.

I rincari maggiori, come si evince dall’analisi di Altroconsumo, riguardano la Credite Agricole, Intesa Sanpaolo, CheBanca! e Deutsche Bank dove le spese per il conto sono arrivate a 118 euro. I conti correnti più convenienti per i giovani sono quelli di Intesa dove il costo è pari a zero mentre per i pensionati quelli di Monte dei Paschi di Siena dove il costo oscilla tra i 92,60 e gli 86,60 euro.

Per quanto concerne le banche online, l’aumento registrato è del 2% per le famiglie, dell’1,53% per i pensionati tranne che per Illimity e del 2,97% per i giovani.

Le banche prese in considerazione nell’analisi sono Bbva, Ing, Fineco, Sella, Widiba, Mediolanum, HelloBank!, Buddybank e Webank.

In merito ai costi legati all’inflazione, Marco Briata della Credit Agricole Italia ha chiarito che nonostante la variazione al rialzo dell’Icc per il 2023 si potrà continuare ad aprire il conto a 5 euro al mese che si possono ridurre fino a 2 euro con accredito di stipendio/pensione.

I migliori

L’associazione a difesa dei consumatori “Altroconsumo” ha stilato una classifica dei migliori conti correnti in base ad alcuni parametri. Ha calcolato il costo per le famiglie su un profilo-tipo che precede l’accredito dello stipendio, dodici prelievi Atm, la domiciliazione delle bollette e dodici rate del mutuo.

Ebbene, dall’analisi emerge che è ancora possibile sostenere zero euro di costi se si utilizza un conto corrente online. Tra i migliori c’è il conto Bbva che offre la carta gratuita e la possibilità di depositare il denaro avendo un tasso di interesse lordo del 2% per dodici mesi.

Ci sono poi i conti correnti di banca Sistema e Banca Progetto. Il primo garantisce l’1,50% di tasso lordo a zero spese mentre con l’altro si può aggiungere il conto deposito senza costi in aggiunta e nessuna durata predefinita. Il tasso di interesse è uguale all’1% lordo su base annua. Sul sito ufficiale si legge che fino al 28 febbraio il tasso è al 2,50% in promozione fino al 30 giugno 2023 con bollo a carico della banca per tutto l’anno in corso.

Da prendere in considerazione ci sono poi i conti correnti di banca Ifis, MeglioBanca, Illimity, Ing, Webank e Bbva. Infine l’offerta migliore, comunica l’associazione, sia per l’utilizzo fisico che online è quella di banca Sella (18 euro) seguita da quella di Ibl (21,32 euro) e da quella di banca Widiba e Unicredit con 24 euro.

I conti correnti più costosi, invece, per uso online Fineco, Mps e Credem mentre per uso fisico e online Crede, Mps e Banco Bpm.

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