Dallo scorso 1° gennaio 2021 è partito ufficialmente il Cashback di Stato grazie al quale è possibile ricevere il 10% di rimborso gli acquisti che si fanno con le carte di credito, le prepagate, le carte di credito, i bancomat e le applicazioni di pagamento. Ciò nei bar, nei ristoranti, nei negozi, nei supermercati, nella grande distribuzione ma anche presso professionisti ed artigiani. Ma quali sono gli acquisti non validi, quelli per i quali non ci sarà il bonus?

Come funziona il Cashback di Stato

Gli acquisti che vengono effettuati online non sono validi per il Cashback di Stato il cui funzionamento è molto semplice.

È necessario effettuare 50 transazioni in 6 mesi per ricevere il 10% della cifra spesa fino ad un massimo di 150 euro di rimborso complessivo. Il rimborso massimo di ogni singola transazione è invece di 15 euro.

Il Cashback si può ottenere solo se si è residenti in Italia e maggiorenni. Inoltre se nella famiglia ci sono più persone maggiorenni, tutti possono partecipare e ottenerlo. Nel caso di due genitori ed un figlio maggiorenne si può arrivare fino a 900 euro all’anno.

Gli acquisti non validi per il Cashback di Stato

Gli acquisti online non sono validi per ricevere il Cashback di Stato ma non sono i soli. Anche quelli che vengono fatti fuori dall’Italia compresi San Marino e Città del Vaticano nonché gli acquisti effettuati nell’ambito di qualsiasi attività artigianale, professionale o d’impresa. E ancora non vengono conteggiati gli acquisti se l’esercente non dispone di un dispositivo di accettazione o app non ancora convenzionato.

Si ricorda che in data 26 gennaio (che è quella dell’ultimo aggiornamento) gli acquirer convenzionati risultano essere: American Express, Axepta Bnl, Banca Sella, Wordline Payment Services, Carta BCC Pos e Mercury Payment Services Nexi Group. E ancora Nexi, PagoBancomat, Poste Italiane, Satispay, Siapay, Sumup, UbiBanca e Unicredit.

Per ricevere il Cashback di Stato, inoltre, non sono valide le operazioni relative ai pagamenti frequenti con addebito sul conto corrente o sulla carta di credito e quelle eseguite presso gli sportelli Atm come ad esempio il prelievo o la ricarica telefonica.

Infine non sono validi nemmeno i pagamenti con bonifico.

Si ricorda che i rimborsi del Cashback di Stato si avranno mediante bonifico sull’Iban indicato al momento della registrazione al programma. L’Iban si potrà anche cambiare purché ciò avvenga prima della scadenza di ogni semestre.

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