È scontro nel governo ed è caos per le famiglie italiane. Il nodo della fine progressiva del mercato tutelato sulle bollette luce e gas inquieta la politica e gli italiani. Non si tratta soltanto di una questione tecnica, ma politica nel senso forte del termine. Le tappe previste sono le seguenti. A partire dal 10 gennaio 2024 non dovrebbe più esistere il mercato tutelato dell’energia, e a partire da aprile dovrebbe essere sostituito con un Servizio di Tutele Graduali (STG) per tre anni.

Allo scadere di questo lasso di tempo, gli italiani dovranno decidere autonomamente un provider privato. Cosa vuol dire? Che circa 5 milioni di famiglie si troveranno all’improvviso, nel mese di aprile, con un nuovo gestore, scelto mediante aste territoriali, e dovranno contattare la banca, rimodulando la domiciliazione bancaria. Il tutto poco prima delle elezioni di giugno.
Sì, perché il problema della maggioranza di governo sulle bollette luce e gas è soprattutto un problema di tenuta politica e di consenso.

Il tema ‘energia’ è una gatta da pelare per il governo

Il mistero sul possibile rinvio della fine del mercato tutelato sarà probabilmente sciolto venerdì al Consiglio dei Ministri. Ma è già scontro frontale nella maggioranza. Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, avrebbe chiesto un nuovo rinvio di almeno sei mesi o addirittura di un anno, come del resto accade dal 2017 in poi. Dall’altra parte della barricata troviamo invece Raffaele Fitto, ministro degli Affari Europei, che ricorda come l’impegno in vista della liberalizzazione per le bollette luce e gas è legato alla quarta rata del PNRR (il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), semplificando al massimo si potrebbe dire che “lo vuole l’Europa”.

Al momento, si calcola che siano almeno 9 milioni le famiglie italiane che, per quanto concerne l’energia elettrica, si trovano ancora nel mercato tutelato. Di queste circa 4 milioni rientrano nella definizione di ‘fragilità’ per cui rimarranno nella maggior tutela, mentre per gli altri 5 milioni si tratta di passare al mercato libero o accedere al Servizio di Tutele Graduali.

Ma cosa conviene davvero alle famiglie italiane? Si tratta di una fase molto difficile a causa delle guerre in atto e della enorme speculazione che le grandi multinazionali dell’energia stanno mettendo in campo per moltiplicare i profitti. Alcuni consigli però è possibile darli. Ecco come potrebbe essere utile muoversi.

Bollette luce e gas, è caos: mercato libero o tutelato, cosa conviene davvero?

Difficile immaginare quale decisione possa prendere il governo, ma sembra più probabile che si vada, questa volta davvero, verso la fine del mercato tutelato per le bollette luce e gas. Le famiglie italiane che non presentano condizioni di fragilità avranno due scelte. Quella di passare al mercato libero, e inoltrarsi nella selva di offerte, oppure quella di non fare nulla e attendere che, a partire da aprile, la propria utenza venga affidata al Servizio di Tutele Graduali.

Nel primo caso, qualora si voglia passare al mercato libero, gli italiani dovrebbero imparare a orientarsi nella selva. Il consiglio che possiamo dare è quello di evitare i comparatori online e imparare a consultare il Portale Offerte di Arera. In pochi semplici click, è possibile scoprire sul proprio territorio di residenza e in base ai propri consumi medi, quale sia l’operatore che offre le migliori condizioni. Il problema è che, nella stragrande maggioranza dei casi, l’offerta migliore è proprio quella del mercato tutelato.

Nel secondo caso, come abbiamo già detto, non occorre fare nulla. La propria utenza rientrerà nel Servizio di Tutele Graduali (STG) e sarà affidata all’operatore che si sarà aggiudicato l’asta territoriale, proponendo la tariffa più bassa per l’utente finale. Le condizioni contrattuali saranno quelle del mercato tutelato, secondo lo schema delle offerte standard Placet.

Questo sistema è stato già messo alla prova con le piccole e medie imprese, e sembra aver dato buoni frutti. Il vero rischio, però, data la grande platea, è che gli operatori facciano cartello per mantenere alte le tariffe e accrescere i propri profitti. Il nodo riguarda, come sempre, l’incapacità della politica di tenere a freno il mercato, anche e soprattutto in tempi di crisi molto profonde come quello che stiamo vivendo.

In sintesi…

1. È scontro nel governo tra il ministro Pichetto Fratin e il ministro Fitto: il primo vorrebbe rinviare la fine del mercato tutelato sulle bollette luce e gas, il secondo ricorda che questo passaggio è richiesto dal PNRR
2. Le famiglie italiane che dovrebbero passare al mercato libero, a partire dal 10 gennaio 2024, sono circa 9 milioni, di cui 5 milioni non presentano alcuna condizione di ‘fragilità’
3. Nel caso probabile della fine del ‘mercato tutelato’, le scelte per le famiglie italiane sono due
4. La prima è quella di orientarsi nella selva selvaggia delle offerte del mercato libero, il migliore strumento è il Portale Offerte di Arera
5. La seconda è quella di non fare nulla e attendere che la propria utenza sia affidata al Servizio di Tutele Graduali.

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