Quando viene pagato il reddito di cittadinanza a settembre? Come ormai sappiamo, la ricarica della relativa carta di pagamento avviene in due tranche: il primo pagamento di settembre è già avvenuto giorno 15, con i nuovi percettori del sussidio e i soggetto che hanno richiesto e ottenuto il rinnovo. Per tutti gli altri percettori, il pagamento sarà effettuato a partire da domani, 27 settembre.
Ricordiamo che, con la vittoria alle elezioni del centro destra, queste potrebbero essere le ultime mensilità per il reddito di cittadinanza, almeno così per come lo conosciamo.
Il Governo che presto si formerà, a breve, sarà alle prese con la legge di bilancio. In questa occasione, la coalizione guidata da Giorgia Meloni metterà sicuramente le mani sulla misura tanto cara ai 5 stelle. Nei piani elettorali, si è parlato del superamento del reddito di cittadinanza per far spazio ad un altro strumento di welfare: il reddito di solidarietà. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Reddito di cittadinanza, quando arriva la ricarica a settembre
Come già detto in diverse occasioni, la data di pagamento del reddito di cittadinanza non é uguale per tutti i percettori. In particolare:
- i nuovi fruitori del sussidio, oppure coloro che hanno chiesto il rinnovo allo scadere delle prime 18 mensilità, già a partire dal 15 di ogni mese, possono recarsi agli uffici di Poste Italiane per ritirare la carta di reddito di cittadinanza già accreditata della relativa mensilità;
- i vecchi possessori di carta di reddito di cittadinanza, invece, riceveranno il pagamento soltanto a partire dal 27 settembre e comunque non oltre il 30.
Ad ogni modo, è possibile conoscere la data esatta di pagamento accedendo all’area riservata del servizio dedicato sul sito dell’INPS con le seguenti credenziali: Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
A fine mese sarà deciso il destino del sussidio
Il destino del reddito di cittadinanza si è deciso ieri, 25 settembre 2022.
La Meloni vuole sostituirlo con il reddito di solidarietà: un contributo che spetterebbe solamente ai soggetti non occupati di età superiore a 60 anni e alle famiglie con minori o persone con disabilità. Niente sussidio, dunque, ai giovani senza un lavoro. Ovviamente, vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa vicenda.