Con l’entrata in vigore dell’articolo 5 del Decreto Legislativo n. 81 del 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale in data 12 giugno 2025, si registra un’importante svolta per quanto riguarda gli obblighi di trasmissione delle informazioni sanitarie da parte di medici, farmacie, laboratori e strutture sanitarie. Il provvedimento normativo stabilisce una nuova cadenza per l’invio dati sistema tessera sanitaria (TS), introducendo un modello più snello e centralizzato che prevede una sola comunicazione annuale, sostituendo l’attuale schema semestrale.
Invio dati sistema tessera sanitaria: nuove disposizioni normative
La modifica interessa direttamente l’articolo 12 del D.Lgs. 8 gennaio 2024, n. 1. A partire dal periodo d’imposta 2025, tutti i soggetti obbligati – tra cui operatori sanitari pubblici e privati – dovranno comunicare le spese sostenute dai cittadini per prestazioni sanitarie una volta all’anno, a fini fiscali.
L’obiettivo dichiarato è ottimizzare i flussi informativi verso il Sistema Tessera Sanitaria, mantenendo al contempo invariato l’obiettivo finale: l’elaborazione della dichiarazione precompilata da parte dell’Agenzia delle Entrate.
La scadenza precisa per l’invio annuale non è ancora fissata in via definitiva, ma sarà definita con un decreto ministeriale ad hoc del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). La calendarizzazione ufficiale, quindi, sarà successiva alla pubblicazione del relativo atto attuativo.
Decorrenza e principio di cassa: cosa cambia operativamente
Il nuovo obbligo di invio dati sistema tessera sanitaria (TS) si applicherà esclusivamente ai pagamenti effettuati nel corso del 2025. La norma chiarisce infatti che, per quanto riguarda le spese mediche, il principio da seguire resta quello di cassa. Di conseguenza, ai fini della trasmissione, fa fede la data del pagamento e non quella del documento fiscale.
Questo criterio comporta un’importante distinzione temporale. Si pensi, ad esempio, a una fattura per prestazione sanitaria datata 26 dicembre 2024 ma saldata dal paziente il 4 gennaio 2025: tale spesa sarà inclusa nella comunicazione annuale del 2025, nonostante il documento sia stato emesso nell’anno precedente. Si tratta di un dettaglio fondamentale per la corretta classificazione degli importi e per evitare errori nella trasmissione.
Coerenza con la dichiarazione precompilata
Una delle principali rassicurazioni fornite dal legislatore è la garanzia che il nuovo schema annuale di comunicazione non altererà la struttura né i tempi di predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata. Il processo di raccolta, aggregazione e invio delle spese sanitarie rimarrà perfettamente allineato con le scadenze consuete.
Il Sistema Tessera Sanitaria continuerà infatti a ricevere i dati in formato elettronico e a organizzarli per categorie di spesa, elaborando i flussi informativi da rendere disponibili all’Agenzia delle Entrate. Quest’ultima, come di consueto, metterà a disposizione dei contribuenti il modello 730 precompilato entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello d’imposta di riferimento.
Pertanto, sebbene si introduca un cambiamento nella frequenza di trasmissione, il servizio al cittadino rimarrà immutato in termini di funzionalità e accesso.
Nuova scadenza invio dati tessera sanitaria: riflessioni sull’efficienza amministrativa
Questa semplificazione, fondata sull’invio unico annuale, rappresenta un chiaro passo avanti nella digitalizzazione e razionalizzazione delle comunicazioni fiscali.
L’alleggerimento del carico amministrativo, soprattutto per studi medici, poliambulatori e farmacie, consente una gestione più efficiente delle scadenze, riducendo le operazioni ridondanti nel corso dell’anno.
Si tratta di un approccio in linea con la progressiva evoluzione del sistema fiscale italiano verso una maggiore integrazione telematica tra contribuenti, professionisti e Pubblica Amministrazione. Con un flusso annuale anziché semestrale, i soggetti interessati potranno organizzare meglio i processi interni, ottimizzare l’uso delle risorse e migliorare la qualità dei dati trasmessi.
Aspetti da monitorare
Sebbene la riforma risulti in gran parte ben accolta dagli operatori del settore, sarà fondamentale tenere sotto controllo l’evoluzione del decreto ministeriale attuativo. La sua pubblicazione definirà in modo puntuale i termini operativi, il formato tecnico della trasmissione annuale e le eventuali modalità correttive o integrative.
Allo stesso modo, sarà necessario che i fornitori di software gestionale aggiornino tempestivamente le piattaforme utilizzate da studi e centri sanitari. Così da garantire la piena aderenza al nuovo modello trasmissivo.
Riassumendo
- Dal 2025 l’invio dei dati TS sarà annuale, non più semestrale.
- La trasmissione riguarda le spese pagate nel 2025, secondo il criterio di cassa.
- La nuova scadenza sarà definita con un decreto del MEF.
- Nessuna modifica alla dichiarazione precompilata né ai tempi di rilascio.
- Obbligo confermato per tutti i soggetti sanitari previsti dalla normativa vigente.
- Maggiore efficienza amministrativa grazie alla semplificazione del flusso informativo.