A breve potrebbe arrivare un’importante novità in tema di permessi 104. Più familiari potranno dividersi i permessi. Quindi, stop alla regola del referente unico.
Andando nel dettaglio, occorre in prima battuta ricordare che al lavoratore è data la possibilità di richiedere, al proprio datore, permessi retribuiti al fine di assistere un proprio familiare disabile.
I permessi 104 (3 giorni al mese fruibili anche in ore) possono essere richiesti dai seguenti soggetti:
- genitori, anche adottivi o affidatari, di figli disabili in situazione di gravità
- coniuge, parte dell’unione civile, convivente di fatto, parenti o affini entro il terzo grado di familiari disabili in situazione di gravità.
Con riferimento ai soggetti di cui al punto 2), bisogna tener presente che il diritto può essere esteso ai parenti e agli affini di terzo grado soltanto qualora i genitori o il coniuge o la parte dell’unione civile o il convivente di fatto della persona con disabilità grave abbiano compiuto i 65 anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
Di recente l’INPS ha aperto le porte anche ai familiari della parte dell’unione civile. Argomento, questo, ampiamente trattato in un nostro precedente articolo.
La regola del referente unico
Per i permessi 104, attualmente, è prevista la regola del c.d. referente unico. In altri termini tali permessi retribuiti non possono essere riconosciuti a più di un lavoratore per l’assistenza alla stessa persona disabile in situazione di disabilità.
Dunque, per un disabile può godere dei permessi 104 solo un lavoratore (familiare dello stesso). C’è però un’eccezione.
Si sottraggono a questa regola i genitori, anche adottivi, di figli disabili in situazione di gravità. Ad essi è riconosciuta la possibilità di godere dei permessi 104 per lo stesso figlio anche alternativamente, fermo restando che nel giorno in cui un genitore ne fruisce, l’altro non può goderne.
La novità in arrivo per i permessi 104
L’esigenza di una più equilibrata condivisione dei compiti di cura tra i familiari che accudiscono il disabile, potrebbe indurre ad una importante novità.
Un decreto legislativo al vaglio del Parlamento, infatti, in recepimento alla direttiva europea n.1158/2019, eliminerebbe la figura del referente unico. Per contro ci sarebbe la possibilità che più familiari della stessa persona disabile (entro il secondo grado) potrebbe chiedere permessi 104.
Resterebbe, comunque, ferma l’alternatività (nel senso che se nel giorno in cui un familiare chiede il permesso non ne potrà godere anche un altro familiare in quello stesso giorno).