Con l’avvio ufficiale della nuova Campagna RedEst2025, l’INPS torna a richiedere ai pensionati residenti fuori dall’Italia la comunicazione dei redditi percepiti durante l’anno precedente.
L’iniziativa, comunicata attraverso il messaggio n. 1607 del 21 maggio 2025, si rivolge a tutti i titolari di prestazioni collegate al reddito che risiedono stabilmente all’estero. Si tratta di un passaggio essenziale per assicurare la corretta erogazione delle pensioni, evitando indebite corresponsioni e sospensioni non necessarie.
Inizio della campagna RedEst 2025: apertura delle comunicazioni
Da non confondere con la campagna di esistenza in vita per i pensionati all’estero, la data da segnare in calendario è il 22 maggio 2025.
Da questo giorno, infatti, è possibile trasmettere i dati reddituali relativi all’anno 2024. Non solo: in contemporanea, l’Istituto ha riaperto anche la Campagna RedEst 2024, destinata ai redditi dell’anno 2023. Questo consente di regolarizzare eventuali posizioni ancora aperte e aggiornare le situazioni in sospeso.
Parallelamente, è stata confermata la chiusura definitiva della campagna RedEst riferita ai redditi 2022. Tale finestra si è conclusa il 31 marzo 2025. Le dichiarazioni che non sono state presentate entro tale scadenza dovranno essere trattate attraverso le apposite procedure di ricostituzione delle prestazioni, ovvero revisioni specifiche dei diritti pensionistici sulla base dei nuovi dati forniti.
Modalità di invio: strumenti e soggetti abilitati
Per la trasmissione dei dati relativi alla RedEst2025, l’INPS mette a disposizione una rete di canali ben definita. L’invio telematico può essere eseguito tramite:
- Istituti di patronato;
- Consolati italiani all’estero;
- Sedi territoriali INPS.
Le sedi INPS operano attraverso l’intranet istituzionale, mentre i patronati e i consolati accedono a un’area riservata all’interno del portale ufficiale dell’Istituto.
Ogni soggetto coinvolto ha il compito di raccogliere, validare e trasmettere le dichiarazioni secondo i protocolli previsti.
Nel contesto della piattaforma RedEst, è disponibile una sezione dedicata alle “Statistiche ed elenchi redditi esteri”, utile per monitorare le comunicazioni pervenute e le eventuali anomalie. Da qui è possibile segnalare anche eventuali variazioni anagrafiche o il rientro in Italia dei pensionati, situazioni che richiedono un intervento diretto da parte degli uffici INPS competenti.
Invio dei modelli cartacei e supporto operativo
Per agevolare la compilazione e la raccolta delle dichiarazioni, a partire da settembre 2025 l’INPS prevede l’invio dei moduli RedEst in formato cartaceo a tutti i soggetti interessati. Questa attività ha l’obiettivo di semplificare le operazioni per chi ha maggiore difficoltà nell’utilizzo degli strumenti digitali, mantenendo comunque alta l’efficienza del processo.
Patronati e Consolati saranno responsabili dell’intero iter operativo: riceveranno la documentazione, ne verificheranno l’autenticità e la completezza, controlleranno l’identità del soggetto dichiarante e trasmetteranno il tutto all’INPS tramite il portale web. A supporto di queste attività, è disponibile un manuale tecnico contenente tutte le istruzioni necessarie, consultabile direttamente nella procedura.
Campagna RedEst2025: quadro normativo di riferimento
L’obbligo di comunicazione dei redditi da parte dei pensionati che risiedono all’estero trova fondamento giuridico nell’articolo 49, comma 1, della legge 289/2002. Questo dispositivo è stato reso operativo dal decreto interministeriale del 12 maggio 2003.
Si tratta di una normativa fondamentale per garantire l’equità e la sostenibilità del sistema previdenziale, poiché consente di adeguare le prestazioni al reale fabbisogno del beneficiario, evitando sovraerogazioni e irregolarità.
La normativa distingue anche i casi in cui è richiesta una certificazione fornita da organismi esteri da quelli in cui è sufficiente l’autocertificazione da parte del pensionato. Tale differenziazione ha l’obiettivo di bilanciare il rigore delle verifiche con la praticità delle procedure, a seconda del Paese di residenza e delle convenzioni esistenti tra Stati.
Ruolo centrale della cooperazione internazionale
Uno dei cardini della campagna RedEst2025 è la cooperazione tra l’INPS, le strutture consolari italiane all’estero e i patronati. Questo triangolo operativo è essenziale per la buona riuscita della raccolta dei dati e per il rispetto dei tempi e delle modalità previste. La presenza capillare dei patronati e dei Consolati garantisce infatti un supporto diretto e localizzato ai pensionati, facilitando il flusso delle informazioni verso l’INPS.
Tale collaborazione si fonda su prassi consolidate, ma anche su continui aggiornamenti delle piattaforme digitali e dei protocolli informatici, necessari per rendere le operazioni sempre più rapide, sicure e accessibili anche da chi si trova in Paesi con infrastrutture telematiche meno sviluppate.
Finalità e importanza della campagna RedEst2025
La Campagna RedEst2025 non è una mera formalità burocratica. Al contrario, rappresenta un momento cruciale per la gestione corretta e trasparente delle risorse pubbliche destinate alla previdenza. L’accurata raccolta delle informazioni reddituali consente all’INPS di calibrare in modo adeguato gli importi delle pensioni, evitando che vengano erogate somme non spettanti. Questo contribuisce a preservare la sostenibilità del sistema pensionistico e tutela al contempo i diritti dei pensionati regolari.
Inoltre, l’attività di controllo previene il rischio di blocchi e sospensioni delle prestazioni, che possono verificarsi in caso di mancata dichiarazione o incongruenze nei dati. La partecipazione attiva alla campagna da parte dei soggetti interessati è quindi fondamentale per garantire continuità e regolarità nei pagamenti.
Riassumendo
- INPS avvia RedEst2025 per dichiarazioni redditi 2024 dei pensionati residenti all’estero.
- Dal 22 maggio aperta anche la campagna RedEst 2024 per redditi 2023.
- La campagna 2023 sui redditi 2022 è chiusa; ora serve ricostituzione.
- Dati trasmessi da patronati, consolati o sedi INPS tramite piattaforme dedicate.
- A settembre invio modelli cartacei ai pensionati per semplificare la procedura.
- Collaborazione tra INPS, consolati e patronati fondamentale per regolarità delle prestazioni.