Pensioni all’estero: i due Paesi che hanno battuto il Portogallo e che raggiungi con volo low cost

Pensioni all'estero? Ecco i due Paesi che hanno battuto il Portogallo e che sono facilmente raggiungibili con volo low cost!
2 settimane fa
3 minuti di lettura
Pensioni all'estero
Foto © Pixabay

Sono queste le due mete preferite da chi vuole beneficiare delle agevolazioni sulle pensioni all’estero. Come canta Gianna Nannini con il brano Notti senza cuore: “Notti senza nome, da far tremare il cielo, dove c’è una via di uscita che trascina via di qui in un volo bellissimo, in un mare bellissimo. E mi sembra bellissimo, in un mare bellissimo, notti senza cuore, dentro nei portoni, notti da coprire il cielo coi cartoni”. Parole che evocano sogni di libertà, di nuove partenze, di un altrove in cui ritrovare sé stessi e, perché no, un nuovo stile di vita.

Ed è proprio questo il desiderio che spinge sempre più pensionati italiani a cercare una sorta di via di uscita oltreconfine. Ovvero luoghi dove vivere bene, con un clima favorevole, un costo della vita sostenibile e vantaggi fiscali sulle pensioni. In particolare negli ultimi anni il Portogallo era diventato la meta simbolo di questo esodo dorato, ma oggi la scena è cambiata. Due nuovi Paesi si sono guadagnati il primato tra le mete più ambite dai pensionati italiani, superando persino il Portogallo in termini di convenienza e qualità della vita. Se tutto questo non bastasse si possono raggiungere con un semplice volo low cost. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo di quali si tratta.

Pensioni all’estero: i due Paesi che hanno battuto il Portogallo e che raggiungi con volo low cost

Molti sono i pensionati che ogni anno si trasferiscono all’estero per beneficiare di alcuni interessanti vantaggi fiscali. Lo sanno bene tutti coloro che hanno deciso di lasciare l’Italia per trasferirsi in Portogallo. Proprio quest’ultimo è stato per anni uno dei posti più ambiti.

La situazione però è cambiata a partire dal 2024, ovvero da quando non sono più disponibili le agevolazioni per i pensionati nostrani che decidono di trasferirsi in questo Paese.

Per questo motivo molte persone hanno deciso di volgere il loro sguardo altrove, trovando il proprio paradiso in altri Paesi che ad oggi offrono agevolazioni più vantaggiose. In particolare, come si evince dai recenti dati Inps, tra i Paesi più apprezzati si annovera la Spagna. Basti pensare che soltanto nel 2023 ben 536 pensionati italiani hanno deciso di trasferirsi qui, registrando un interessante incremento rispetto ai 451 dell’anno prima. Considerando il periodo che va dal 2019 al 2023 il numero si attesta attorno a quota 2.300 pensionati, ovvero più dei 2 mila trasferimenti registrati in Portogallo.

Anche la Tunisia nell’ultimo periodo ha registrato un interesse sempre più alto. Basti pensare che al 2023 nella sola Hammamet si registravano ben 4 mila pensionati italiani, pari a circa l’8% della popolazione del posto. Ma per quale motivo sempre più persone si trasferiscono qui? Ebbene, come riportato su Fisco Oggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate:

“I soggetti passivi ai fini fiscali sono le persone fisiche residenti in Tunisia per almeno 183 giorni in un anno e coloro che hanno il domicilio nel territorio dello Stato. In tutti gli altri casi, una persona fisica è considerata non residente ai fini fiscali. La tassazione dei soggetti passivi residenti è imposta sui redditi ovunque prodotti secondo il worldwide principle e i soggetti passivi non residenti sono tassati esclusivamente sui redditi realizzati nel territorio dello Stato anche se, in accordo con l’Amministrazione locale, è possibile convenire che il reddito in argomento sia assoggettato a una specifica ritenuta a titolo di imposta pari a 20%, se il soggetto passivo non residente:

  • risiede in Tunisia per un periodo inferiore a 6 mesi
  • sia un manager di nazionalità estera e dipendente da:
    • una società il cui esclusivo oggetto sociale è l’attività di export;
    • una società di petrolio e gas;
    • una società con sede legale una Free Trade Zone;
    • una istituzione finanziaria che lavora principalmente con soggetti non residenti in Tunisia.

In genere, l’imponibile è costituito da ogni reddito percepito e avente natura di salario, stipendio, onorario, provvigione, bonus”.

I pensionati italiani che si trasferiscono in Tunisia, in pratica, hanno diritto ad una decurtazione sulle tasse per le pensioni lorde pari all’80%. In particolare possono beneficiare di un regime fiscale per cui il trattamento pensionistico viene tassato a non più del 5%. Tanti altri sono i Paesi che attirano l’attenzione dei pensionati italiani, come ad esempio la Romania, l’Albania, ma anche Cipro, Grecia e Slovacchia. Se interessati, quindi, non bisogna fare altro che informarsi su vari aspetti, come ad esempio il costo della vita, i prezzi degli immobili e l’assicurazione sanitaria. In questo modo è possibile avere un quadro completo e scegliere la destinazione più adatta alle proprie necessità.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

Sterlina nelle mani di Reeves
Articolo precedente

Il destino della sterlina è più che mai nelle mani del cancelliere

patente a punti
Articolo seguente

Patente a punti nei cantieri: dal 10 luglio attive le nuove funzionalità sulla piattaforma INL