Fra i paesi emergenti, il focus resta incentrato sul Brasile. L’economia trainante del Sudamerica, come noto, ha subito una profonda contrazione finendo addirittura in recessione con le agenzie di rating che non hanno perso tempo ha rivedere il proprio giudizio. Tuttavia, la fase critica sembra ormai alle spalle e, sui mercati valutari, il real ha smesso di perdere terreno nei confronti del dollaro e i bond governativi sono tornati a salire. Dal punto di vista economico e fiscale, a gennaio, il Brasile ha registrato una migliore performance fiscale rispetto ai mesi precedenti grazie ad un gettito una tantum.

E’ quanto emerge dai dati rilasciati dalla Banca centrale brasiliana, che ha reso noto anche che che, il rapporto deficit/Pil si e’ attestato al 9,06%, in calo rispetto al 10,34% registrato a dicembre. Il rapporto debito/Pil, invece, e’ salito al 67% a gennaio, in rialzo rispetto al 66,2% del mese precedente.  

Brasile, il Pil 2016 è visto in contrazione del 3,45%

  I cento economisti intervistati settimanalmente dalla Banca centrale del Brasile hanno ridotto le stime sull’inflazione, mettendo fine a otto revisioni al rialzo consecutive, ma continuano a prevedere una contrazione del Pil nel 2016. Nel dettaglio, gli economisti si aspettano che l’indice ufficiale brasiliano dei prezzi al consumo (Ipca) raggiunga il 7,57% alla fine del 2016, in calo rispetto al 7,62% stimato la settimana scorsa. Per il 2017, invece, gli economisti hanno mantenuto la previsione sull’inflazione al 6%. L’indagine settimanale della Banca centrale prevede che il tasso Selic rimanga invariato al 14,25% quest’anno, mentre per il prossimo anno gli economisti hanno abbassato la stima al 12,50% dal 12,63% della scorsa settimana. Il Pil del Paese e’ atteso in contrazione del 3,45% nel 2016, rispetto alla stima del 3,40% di una settimana fa. Per il 2017 invece gli economisti hanno mantenuto la previsione di un’espansione del Pil dello 0,50%.  

Obbligazioni in real World Bank tasso fisso 8,90% 2019

  Fra i bond il reais più interessanti, segnaliamo quello emesso appena emesso dalla World Bank di durata triennale.

L’obbligazione senior (XS1372147683) è stata lanciata per 334 milioni di reais (BRL), offre un coupon a tasso fisso del 8,90% pagabile il 29 marzo di ogni anno e va a rimborso integrale nel 2019. Quindi, tre sole cedole annuali che complessivamente frutteranno il 26,7% di rendimento, considerando che l’obbligazione bancaria è stata emessa alla pari e verrà rimborsata a 100. Caratteristica principale del titolo è il taglio minimo di negoziazione pari a 10.000 BRL, circa 2.300 euro. Il bond è quotato alla borsa del Lussemburgo ma è negoziabile anche Otc (over the counter). L’emittente non racchiude alcun rischio di solvibilità godendo della massima reputazione a livello internazionale (rating AAA), mentre il cambio con l’euro (4,32) potrebbe riservare alta volatilità più che altro in considerazione delle prospettive di crescita economica del Brasile e del tasso d’inflazione. Imposte agevolate al 12,50% essendo un bond emesso da ente sovranazionale.