Si terrà dopodomani, mercoledì 13 dicembre, l’ultima asta dell’anno del Tesoro e che riguarderà l’emissione di BTp a 3 e 7 anni. Si tratterà rispettivamente della nona e della settima tranche dei due bond per un importo complessivo compreso tra un minimo di 5 e un massimo di 6 miliardi di euro ed equamente ripartiti.

Il BTp a 3 anni in questione ha scadenza 15 settembre 2026 con cedola 3,85% (ISIN: IT0005556011). Nella mattinata di oggi, tratta a 101,74 sul mercato secondario e offre così un rendimento lordo del 3,21%.

Il BTp a 7 anni ha scadenza 15 novembre 2030 con cedola 4% (ISIN: IT0005561888) e si acquista al momento ad una quotazione di 102 per un rendimento lordo del 3,70%.

Rendimenti bond in calo

Da quasi due mesi i rendimenti dei titoli di stato italiani si mostrano in calo. Il decennale era arrivato ad offrire il 5% nel mese di ottobre, mentre nelle scorse sedute è sceso fin sotto il 3,95%. Allo stato attuale, si aggira in area 4% con lo spread compreso tra 175 e 180 punti base. Quest’ultimo è leggermente risalito dai minimi della settimana passata, quando era sceso sotto 175. C’è qualche tensione relativa alle trattative nell’Unione Europea sulla riforma del Patto di stabilità.

Questa settimana si avranno le ultime due riunioni dell’anno rispettivamente del board della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea. Con ogni probabilità il governatore Christine Lagarde segnalerà che l’aumento dei tassi di interesse si è concluso. Saranno diramate le nuove previsioni macroeconomiche per l’Eurozona, dalle quali otterremo nuovi spunti per capire come si evolverà il mercato obbligazionario nelle prossime settimane. Se l’inflazione dovesse essere attesa intorno al target del 2% prima di quanto atteso dalle stime di settembre (a fine 2025), il rally dei bond potrà proseguire.

BTp 7 anni più appetibili

Tra rischio recessione e inflazione in netto calo, queste sembrano le ultime occasioni per investire in BTp a rendimenti ghiotti.

Il mercato sta scontando un’inflazione italiana sotto l’1% per i prossimi cinque anni. Se così fosse, i rendimenti reali offerti in questa fase supererebbero il 2%. Grazie all’attesa risalita dei prezzi, potremmo allungare un po’ le scadenze medie in portafoglio. Per questo il BTp a 7 anni sembra mostrarsi un po’ più appetibile dell’altro bond triennale in offerta all’asta di mercoledì.

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