Obbligazioni in rand sudafricani (ZAR): World Bank 8,25%

Il bond World Bank in rand (XS1408445945) dura tre anni e offre ritorni elevati, ma il rischio cambio è alto. Tutti i dettagli
8 anni fa
1 minuto di lettura

World Bank lancia un altro bond ad alto rendimento. Si tratta di obbligazioni in rand sudafricani (ZAR)  di durata triennale con rimborso in unica scadenza dopo tre anni. Come noto, World Bank finanzia spesso paesi emergenti emettendo bond in valuta locale e in particolare di paesi appartenenti al cosi detto Brics, fra cui appunto il Sudafrica. Il rand sudafricano è una moneta emergente, estremamente volatile e legata ad un’economia basata prevalentemente sull’export di materie prime, fra cui l’oro in primis.

Da quando è scoppiata la crisi e la domanda dei principali metalli la domanda mondiale è scesa, anche per effetto della terribile concorrenza cinese sui mercati, e il rand ha perso molto terreno nei confronti delle valute forti. Negli ultimi cinque anni la valuta sudafricana si è indebolita del 70% nei confronti dell’euro e il trend negativo, benché interrottosi, non sembra ancora volersi invertire. Sul corso del rand pesa anche la politica tendenzialmente restrittiva della Fed che, notoriamente, va a indebolire le valute emergenti e commodity sensitive che vengono negoziate in dollari USA. Perciò occorre prudenza prima di investire in rand sudafricani e il timing spesso conta più di ogni altra cosa.  

Obbligazioni in rand sudafricani World Bank 8,25% 2019

  Per quanto riguarda l’emittente, non vi è alcun rischio godendo World Bank  dei massimi giudizi di affidabilità da parte delle agenzie internazionali di rating (AAA). L’obbligazione, collocata da ING (bookrunner) presso investitori internazionali e quotata alla borsa del Lussemburgo, ha un flottante di 200 milioni di rand ed è negoziabile per tagli minimi di 1 milione di Zar, circa 58.000 euro. Il bond è senior unsecured (codice ISIN XS1408445945) e corrisponde un coupon del 8,25% su base semestrale, l’11 maggio e 11 novembre per tre anni. Il rimborso è previsto in unica soluzione a scadenza l’11 gennaio 2019, salvo possibilità di richiamo anticipato da parte di World Bank.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Auto usate all’asta, come partecipare alle occasioni 2016

Articolo seguente

Anno 2011, golpe di Deutsche Bank in Italia nel silenzio della politica becera italiana