Anche Cassa depositi e prestiti (CDP) si sta rivolgendo in queste ore al mercato dei capitali con l’emissione di un nuovo green bond senior unsecured. Ad occuparsi dell’operazione sono Banca Akros, BNP Paribas, Bank of America come bookrunner e dealer principali, nonché IMI-Intesa Sanpaolo, Santander e Unicredit. I rating attesi sono BBB+ per S&P e BBB per Fitch, in linea con i rispettivi giudizi assegnati ai titoli di stato italiani.
Rendimento iniziale atteso
Il green bond di CDP ha un taglio di 500 milioni di euro ed è rivolto agli investitori istituzionali e professionali, come suggerisce l’investimento minimo richiesto di 100.000 euro.
La durata iniziale è di 8 anni, in quanto presenta una scadenza in data 17 giugno 2033. In avvio del collocamento il rendimento ipotizzato era di 33 punti base o 0,33% sul corrispondente BTp a 8 anni con scadenza nel maggio 2033. Poiché questo chiudeva ieri le negoziazioni al 3,15%, indicativamente il rendimento offerto si aggira al 3,48%.
Investimento proxy per BTp
Probabile, tuttavia, che nel corso del collocamento il rendimento si restringa di qualche punto in base agli ordini. In questi anni abbiamo assistito a un avvicinamento ai livelli dei titoli di stato di pari scadenza. Ricordiamo che CDP è un ente controllato dal Tesoro per circa l’83% e per il resto in mano alle fondazioni bancarie. Ecco perché i suoi bond sono considerati molto simili ai BTp in termini di affidabilità creditizia. Di fatto è un ente che interviene per conto del governo nel panorama industriale nazionale. E per questa ragione le obbligazioni che emette sono sottoposte alla medesima tassazione di favore: 12,5%.
Grazie al premio, pur minimo di cui sopra, il green bond di CDP a 8 anni offre praticamente quanto il BTp a 10 anni.
A chi può convenire un simile investimento? A chi punta di investire la liquidità per un orizzonte temporale sufficientemente lungo da percepire un rendimento discreto, pur senza eccedere anche sui rischi. Una cedola in area 3,50% corrisponderebbe a più del 3,05% netto. In un contesto di bassa inflazione, più che accettabile.
Green bond CDP e inflazione
Quanto alle potenzialità speculative, il green bond di CDP appare limitato. Il rendimento è già basso e molto vicino a quello sovrano vero e proprio. Solo se le condizioni monetarie venissero ulteriormente allentate e le aspettative d’inflazione a medio-lungo termine scivolassero, ci sarebbe qualche margine di apprezzamento. Stiamo ragionando a parità di spread con il BTp. La buona notizia è che gli investitori si aspettano che lo spread tra BTp e Bund si restringa ancora dai 95 punti medi a cui è sceso nelle ultime sedute. Se il rendimento tedesco restasse fermo, ciò equivarrebbe a un aumento dei prezzi per i titoli di stato italiani. E di conseguenza se ne gioverebbero anche le emissioni di CDP. Niente di stratosferico, beninteso.