No tax area. Ecco chi non pagherà tasse (imposte) nel 2025

La Legge di bilancio 2025 conferma le attuali soglie reddituali di no tax area, entro questi limiti Irpef pari a zero
1 settimana fa
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no tax area
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Si sente spesso parlare di no tax area.  La no tax area rappresenta uno degli strumenti fondamentali del sistema fiscale finalizzato a garantire la tutela dei redditi più bassi. Infatti, la legge prevede una soglia di redditi entro la quale il contribuente non è tenuto a pagare l’Irpef allo Stato. Nel 2024 c’era stato un riallineamento tra no tax area dipendenti e no tax area pensionati.

Per il 2025, la Legge di Bilancio, a oggi, conferma le attuali fasce di no tax area.

L’obiettivo è sempre quello di sostenere i redditi più bassi e contrastare gli effetti dell’inflazione.

Vediamo cosa cambia, chi può beneficiarne e quali vantaggi offre la no tax area.

Cos’è la no tax area?

La no tax area è una fascia di reddito che non è soggetta a tassazione IRPEF. Questo significa che chi ha un reddito complessivo inferiore o uguale a questa soglia non paga tasse. Il beneficio si concretizza attraverso l’applicazione di specifiche detrazioni d’imposta, che azzerano di fatto l’imposta dovuta. Si tratta di detrazioni che sono chiamate “detrazioni per tipologia di reddito”.

Cosicché ci sono le detrazioni per redditi da dipendente o da pensione, quelle per lavoro autonomo e d’impresa.

Le soglie della no tax area dipendono dunque dalla tipologia di reddito:

  • lavoratori dipendenti;
  • pensionati;
  • autonomi o altri redditi assimilati.

L’applicazione delle no tax area  porta una serie di vantaggi ai contribuenti. Ad esempio: esenzione totale dall’IRPEF per chi guadagna fino alla soglia di esenzione; maggiore potere d’acquisto grazie alla riduzione della pressione fiscale.

Tuttavia essere nella no tax area significa avere un reddito molto basso; dunque quando si parla di vantaggi bisogna sempre considerare l’altro lato della medaglia. Inoltre chi è nella no tax area non può scaricare le spese in dichiarazione dei redditi. Questo perché non c’è una base Irpef rispetto alla quale far valere le detrazioni.

Si pensi ad esempio ai bonus edilizi, come il bonus ristrutturazione; chi è nella no tax area non può beneficiarne, infatti non ci sarebbe un’Irpef a debito da ridurre o abbattere con il bonus.

Per tali soggetti, fin quando ciò è stato possibile, i bonus edilizi potevano essere sfruttati solo con la cessione del credito o con lo sconto in fattura.

No tax area 2025. Ecco chi non paga imposte nel 2025

Rispetto al 2024 hanno trovato applicazione le seguenti no tax area.

No tax area 2024
Pensionati 8.500
Dipendenti e assimilati 8.500
Autonomi (imprese e professionisti) 5.500

Si tenga conto che una variazione delle detrazioni previste per “tipologia di reddito” (vedi art. 13 del TUIR) corrisponde anche una variazione della no tax area.

Ad esempio, per  i pensionati, come detto per i redditi da pensione fino a 8.500 euro non è dovuta Irpef; infatti la massima detrazione per tipologia di reddito è pari a 1955 euro (articolo 13, comma 3, lett. a) del DPR 917/86). 1955 euro non è altro che l’importo che si ottiene moltiplicando l’aliquota prevista dal primo scaglione Irpef ossia il 23% per il limite di 8.500 euro.

Tale modalità di calcolo vale rispetto anche alla no tax area dipendenti e autonomi.

Sugli scaglioni Irpef, c’è da dire che le aliquote Irpef nel 2024 sono state ridotte da 4 a 3.

In particolare, nel 2024, le nuove aliquote per scaglioni di reddito sono le seguenti: fino a 28.000 euro, 23%; oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35%; oltre 50.000 euro, 43%.

Tali aliquote sono confermate anche nella L. di bilancio 2025.

Coloro che superano le soglie previste dalla no tax area dovranno pagare l’IRPEF sul reddito eccedente, secondo gli scaglioni di tassazione progressiva appena elencati. Tuttavia, le detrazioni per tipologia di reddito (lavoro dipendente, pensione, ecc.) continueranno a ridurre l’imposta da versare. Decresceranno però al crescere del reddito.

Esempio. La no tax area e il reddito oltre soglia

Ipotizziamo che un contribuente lavoratore dipendente abbia un reddito imponibile di 15.000 euro.

Fino a tale soglia reddituale le detrazioni per tipologia di reddito sono pari a 1955 euro. Inoltre si deve tenere conto anche del c. bonus Irpef confermato anche per il 2025, ex bonus Renzi.

Da qui avremo la seguente situazione.

Irpef lorda (23%*15.000) 3450
Detrazioni per tipologia di reddito  1955
Bonus Irpef 1200
Irpef netta 295 euro (3450-1955-1200)
Incidenza Irpef (aliquota effettiva) 1,97% (295/15.000*100)

Riassumendo…

  • Definizione: la N.T.A. esenta dall’IRPEF i redditi fino a una certa soglia ossia 8.500 euro per dipendenti e pensionati, 5.500 euro per autonomi.
  • Vantaggi: riduce la pressione fiscale per i redditi bassi, aumentando il potere d’acquisto.
  • Limitazioni: non permette di sfruttare detrazioni su spese (es. bonus edilizi) poiché manca l’IRPEF da detrarre.
  • Aliquote IRPEF: restano confermate al 23%, 35% e 43%, con detrazioni per redditi sopra la soglia.
  • Esempio: un reddito da 15.000 euro pagherà un’IRPEF netta di 295 euro grazie a detrazioni e bonus.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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