L’artista romano l’ha rifatto, Zerocalcare su Netflix per una nuova serie. L’annuncio è ufficiale ed è arrivato con il suo classico stile, ossia una serie di tavole che ne accompagnano la presentazione.

Il titolo della seconda serie del fumettista nostrano si chiamerà Questo mondo non mi renderà cattivo. Ci rimbombano nella mente come contrappasso le parole del Mastino ad Arya Stark ne Il Trono di Spade: “quanti Stark dovrai vedere morire, prima di imparare?!”. Il messaggio è chiaro: per andare avanti in questo mondo “bisogna” essere cattivi.

Il fumettista lo sa bene, eppure sembra scegliere la direzione opposta.

Zerocalcare su Netflix con una nuova serie animata

Sarà ancora una volta a cartoni animati la serie tv di Zerocalcare su Netflix. Il fumettista farà naturalmente da disegnatore, oltre che da regista e sceneggiatore del prodotto. Come in Strappare lungo i bordi, uscita sulla piattaforma lo scorso anno, darà anche voce al protagonista in veste di doppiatore. La produzione è affidata a Movimenti Production, società del gruppo Banijay, in collaborazione con BAO Publishing. Ma cosa sappiamo di questo nuovo titolo?

Al momento non c’è una data ufficiale, ma uscirà comunque nel 2023. Lo stile sarà quello tipico dell’artista laziale, con una struttura identica a quella della prima serie già accennata, visto soprattutto il grande successo sia di pubblico che di critica. Dunque, sei episodi di circa 30 minuti l’uno incentrati sulle tematiche più care dell’autore. Non mancheranno anche i personaggi tipici delle sue narrazioni, come l’armadillo a fare da coscienza di Zero, ancora una volta doppiato da Valerio Mastandrea.

Una sorta di sequel del successo precedente

Questo mondo non mi renderà cattivo sarà in un certo senso una sorta di sequel del precedente titolo Netflix. In realtà, le cose non stanno proprio così. Anche nei fumetti Zerocalcare utilizza i medesimi personaggi, ma li fa muovere in universi narrativi non sempre collegati tra loro, come fossero situazioni parallele che coesistono in una realtà possibile che ci riguarda tutti.

Per questo motivo i suoi lavori sono così apprezzati. La capacità dell’artista, poi, di usare un linguaggio semplice e utilizzare parafrasi immediate, rimane il suo tratto caratteristico.

Nelle vignette di presentazione lo stesso autore precisa infatti che non si tratta di una seconda stagione, ma semplicemente di una nuova storia che presenta gli stessi personaggi della precedente. In queste tavole presentate online vediamo lo stesso autore parlare con una figura astratta che rappresenta sua maestà Netflix. Gli ordini sono ordini e il fumettista di prostra regalandoci ossequiosamente una serie di info per poi chiedere umilmente alla sagoma divina con la enne gigante, quando esce. La risposta viene rispedita al mittente (il linguaggio è decisamente più scurrile, ma rende chiara l’idea). Non ci resta quindi che attendere, perché ancora non si può dire, o come sottoscrive la didascalia dell’artista: “Niente, dice che ancora non si può dì”.