Ci sono soltanto due territori nel nostro paese che, secondo gli studi, non sono a rischio terremoto in Italia. Si tratta di due regioni che non presentano preoccupazioni di tipo sismico, e i residenti in queste zone saranno senza dubbio felici di apprendere tale notizia. Ma di quali si tratta? Scopriamolo insieme.

In balia della natura

Da sempre l’uomo è nella costante ricerca di dare un senso alla propria esistenza e, nel frattempo, di controllare la potenza della natura. Con l’avvento della tecnologia, tale esigenza si è fatta più concreta e, allo stesso modo la tecnica è riuscita ad arginare spesso quelle che sono le preoccupazioni dei cataclismi naturali.

Sappiamo bene però che calamità di questo tipo si possono contenere fino a un certo punto e la paura del terremoto in Italia non è facile da eliminare. Negli ultimi tempi gli italiani sono presi da altre preoccupazioni, su tutte gli aumenti dei prezzi e il costo della vita in generale. E c’è chi teme il peggio in arrivo, visto è già sbandierati rincari d’autunno. Ciò non toglie che esistono preoccupazioni ben maggiori, ossia proprio quegli eventi che vengono chiamati calamità naturali, e alle quali c’è spesso poco da fare.

Quanto accaduto in Marocco di recente ha gettato il mondo in una paura costante e ci ha mostrato la finitezza della nostra esistenza in quanto uomini in balia degli eventi naturali. La paura del terremoto in Italia è qualcosa di atavico. Abbiamo imparato a conviverci, ma allo stesso modo cerchiamo di evitare il peggio adottando delle precauzioni. Certo, tale approccio non si può dire per tutti. Pensiamo ad esempio alle tante abitazioni che sono state costruite nelle zone sismiche della Campania, contando irresponsabilmente sul fatto che il Vesuvio è un vulcano dormiente e che il pericolo che si svegli è ancora lontano. Le zone dei paesi vesuviani sembrano vivere senza la coscienza del fatto che un’eruzione possa provocare scosse sismiche davvero terribili e provocare tanti morti.

Ci sono però altre zone d’Italia che non corrono questo rischio, almeno stando a quanto affermano gli esperti.

Terremoto in Italia, due regioni sono al sicuro

Sono solo due le regioni che possono dormire sogni tranquilli. Ma di quali si tratta? Più dell’80% del nostro territorio è soggetto a intensa attività sismica. Questo perché il nostro paese è situato al confine tra la placca euroasiatica e la placca africana. Le sette principali regioni sismiche italiane includono le Alpi nord-orientali, le Alpi occidentali, l’Appennino settentrionale, l’Appennino centrale, l’Appennino meridionale, l’Arco calabro, e la Sicilia. Per fortuna, esistono anche due eccezioni, ossia due regioni che non presentano questi rischi. In queste regioni il rischio sismico è praticamente nullo. Stiamo parlando del Salento e della Sardegna. In pratica, questi due territori vengono detti in gergo asismici, ossia hanno una possibilità bassissima di subire terremoti.

Benché in passato si siano verificati eventi tellurici provocati da vulcani sottomarini, la Sardegna sembra essere immune ai terremoti. Questo perché la regione in questione non ha partecipato né all’orogenesi alpina né a quella appenninica. Per quanto invece riguarda il Salento, che si trova nella parte meridionale della Puglia, il rischio sismico è molto basso perché è situato lontano dai principali confini delle placche tettoniche. Al di là di queste due zone, il terremoto in Italia è comunque un evento da monitorare sempre con la massima attenzione, poiché come detto il resto del paese presenta le condizioni per rischi di questo tipo. In questa ottica diventa particolarmente gradita la nuova funzione IT-Alert lanciata dalla Protezione Civile in questi giorni.

Riassumendo…

  • solo due regioni hanno bassissimi rischi sismici nel nostro paese, si tratta del Salento e della Sardegna;
  • l’80% del territorio italiano è a forte rischio sismico;
  • in Campania ci sono ancora molte zone che presentano edifici e abitazioni nei luoghi a maggior rischio sismico del paese.