Altra stangata in arrivo, stavolta riguardante la spesa al supermercato. Eppure l’inflazione è in calo. Come si spiegano questi aumenti in arrivo per i prodotti alimentari che compriamo? Se lo stanno chiedendo molti consumatori, ma al momento il dato di fatto è che diversi cibi subiranno pesanti rincari, vediamo quali.

A quanto ammonta il danno?

È proprio così, è un vero e proprio danno quello che ci attende sugli scaffali dei nostri negozi alimentari. Il calo dell’inflazione sembra non essere servito proprio a nulla, visto che la speculazione continua a fare incetta di rincari.

Forse è il caso che qualcuno metta un freno a questa tendenza che si sta approfittando delle esigenze degli italiani svuotando le nostre tasche. In realtà, se facciamo un paragone con i prezzi dei prodotti che c’erano uno o due anni fa, ci accorgiamo immediatamente che la speculazione viene da lontano ed era già iniziata ben prima della guerra in Ucraina. C’era chi puntava il dito contro l’inflazione, ma tale spiegazione non regge più, visto che è calata del 4% rispetto all’inizio del 2023.

Ormai, fare la spesa al supermercato sta diventando una sorta di strategia di guerra. Ogni cittadino si munisce di volantini con le offerte per setacciare i prodotti più convenienti. Ovviamente, ciò a volte può andare a discapito della qualità dei prodotti, poiché spesso si è costretti a comprare alimenti qualitativamente inferiori per riuscire a far fronte ai costi esorbitanti di altri alimenti. Insomma, la spesa al supermercato sta diventando pericolosa, non solo perché vi si può trovare un serpente vivo (vedi quel che è accaduto in Inghilterra), ma pericolosa soprattutto per le nostre tasche. Gli aumenti sono più evidenti a quei consumatori che comprano abitualmente sempre gli stessi prodotti e nel medesimo punto vendita. Costoro si possono infatti accorgere facilmente di quanto alcuni cibi siano aumentati, anche in maniera esponenziale.

Spesa al supermercato, gli aumenti più consistenti

Vediamoli allora quali sono i prodotti che hanno subito l’aumento più consistente in questi ultimi mesi, ecco i 10 cibi che hanno registrato l’aumento più alto nella spesa al supermercato:

  1. zucchero: +46%;
  2. riso: +32,4%;
  3. olio d’oliva: +26,6%;
  4. patate: +26,5%;
  5. latte conservato: +25,7%;
  6. gelati: +19,9%;
  7. vegetali freschi (che non siano patate): +18,8%;
  8. bibite analcoliche: +18,1%;
  9. margarina: +18%;
  10. succhi di frutta: +16,6%.

C’è da farsi rizzare i capelli intesta con queste percentuali. Addirittura lo zucchero è aumentato di quasi il 50%, mentre si registrano aumenti consistenti anche per riso, olio d’oliva, patate e latte a lunga conservazione. Insomma, tutti alimenti che compriamo con una certa frequenza. Inquietante anche l’aumento per i vegetali freschi, cosa che solitamente si compra quasi tutti i giorni. La denuncia di questa tendenza arriva anche dall’Unione Nazionale consumatori, da sempre al fianco dei cittadini che comprano. Secondo i suoi dati, gli aumenti per gli italiani sono davvero consistenti, visto che vengono forniti numeri davvero preoccupanti. Ecco qualche esempio:

nel giro di un anno una famiglia di 4 componenti subirà un’inflazione del 6,4%. Parliamo di 1.830 euro di spesa, con 861 euro che vengono sborsati unicamente a causa dei rincari di cibo e bevande registrati nel 2023. Si tratta di numeri davvero allarmanti, soprattutto per chi ha una famiglia numerosa. “Il primato è delle famiglie numerose, con più di tre figli. In barba agli incentivi alla natalità. Si superano i duemila euro, con 1.029 euro solo per cibo e bevande” – conclude Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale dei consumatori.

Riassumendo…

  • l’inflazione cala, ma i prodotti alimentari continuano a salire, è il dramma della spesa al supermercato;
  • tra i cibi che hanno subito il rincaro maggiore c’è il riso, le patate e l’olio di oliva;
  • al primo posto però c’è lo zucchero, con un aumento del 46%.