Dal 2021 non si potranno più utilizzare alcuni prodotti in plastica nell’Unione europea. Si tratta di prodotti in plastica monouso come piatti e cannucce. Sono vari gli obiettivi per il futuro grazie alla nuova politica plastic free, ad esempio il raggiungimento entro il 2029 del 90% di raccolta differenziata per le bottiglie, dal 2024 invece sarà obbligatorio avere il tappo attaccato alla bottiglia.

Che cosa cambierà e quali alternativi possibili?

La necessità di fermare l’utilizzo della plastica monouso è sicuramente legata ai problemi ambientali causati da questa.

Buona parte dei rifiuti in mare è costituita da posate, cotton fioc, cannucce, aste etc che sono prodotti non biodegradabili. Ogni anno finiscono in mare 8 milioni di tonnellate  di plastica determinando vari problemi anche alla catena alimentare. Un recente articolo de Il Corriere aiuta a capire come potrebbero essere sostituite le plastiche monouso. Ad esempio si potrebbero utilizzare piatti e posate di carta che possono essere riciclati, o ancora meglio, utilizzare prodotti compostabili che possono biodegradarsi come stoviglie in bioplastica realizzate e con materiale rinnovabile di origine vegetale.

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I prodotti che potrebbero sostituire la plastica monouso

Un’altra alternativa, potrebbe essere rappresentata dalla bagassa, uno scarto della lavorazione della canna da zucchero simile al cartone ma più ecologico. Utilizzabili come alternativa alla plastica anche le foglie di palma essiccate e pressate e l’amido di mais, entrambi sono biodegradabili e già utilizzabili per i famosi sacchetti del supermercato. Un altro materiale da considerare è la carta di pietra, fatto per l’80% da carbonato di calcio e resistente all’acqua, si tratta di un materiale che si ricicla facilmente. Nell’articolo de Il Corriere si fa riferimento anche ai prodotti realizzati partendo dalla caseina, proteina a base del latte che unita all’argilla potrebbe sostituire, in futuro, imballaggi e contenitori di plastica.

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