È notizia di qualche giorno fa, ma non smette di scatenare polemiche. Netflix, una delle più amate piattaforme per lo streaming di film e serie tv, ha imposto una stretta. Dopo averla già applicata nei mesi scorsi agli Usa e ad altri paesi europei, è arrivata anche da noi. Netflix ha infatti deciso di bloccare la condivisione degli account tra utenti al di fuori del nucleo familiare. Banalmente, parliamo della più classica delle situazioni: passiamo i nostri dati di login agli amici o ai fratelli che vivono fuori di casa e non ancora abbonati e che, così, si godono a loro volta i contenuti con un abbonamento solo.

Prima di approfondire le scelte della piattaforma di streaming, dobbiamo guardare per un attimo oltre: gli utenti sono infuriati e minacciano cancellazioni. Ecco cosa sta accadendo.

Netflix e la stretta sulla condivisione degli account

La nuova stretta alla condivisione degli abbonamenti decisa da Netflix coinvolge un centinaio di Paesi, Italia inclusa. Il colosso dell’intrattenimento ha già iniziato a bloccare account di utenti che fanno un utilizzo del servizio non consentito. Sta inoltre inviando comunicazioni via e-mail agli abbonati, specificando che l’account sottoscritto è destinato “a un unico nucleo domestico, ovvero a te e a chi vive con te”. Come condividere le credenziali con chi non fa parte del nucleo domestico? Lo spiega sempre Netflix: è necessario fare un nuovo abbonamento a parte o acquistare e aggiungere la nucleo un’utenza extra al costo aggiuntivo di 4,99 euro al mese.

Come ribadisce la mail della società di streaming:

“Siamo consapevoli che sono disponibili numerose opzioni in fatto di intrattenimento. Per questo motivo continuiamo a fare investimenti importanti -per offrire sempre nuovi film e serie TV”, in base ai gusti, agli stati d’animo e alle preferenze linguistiche”.

Un cambio di direzione dall’alto

Se questa mossa non ci coglie certo di sorpresa, visto che veniva da tempo annunciata, segna comunque un cambio di rotta da parte di Netflix.

Il servizio, all’inizio, ha attirato numerosissimi utenti proprio chiudendo un occhio sulla condivisione degli account. Così facendo ha attirato moltissimi utenti, proponendo anche contenuti must che sono rimasti nella sua storia. Col tempo, poi, è rallentata la corsa dei nuovi abbonamenti e i contenuti proposti dalla piattaforma sono stati spesso considerati di qualità inferiore.

Intanto, con 232,5 milioni di abbonati paganti, il co-CEO di Netflix, Greg Peters, ha riconosciuto le conseguenze della nuova decisione. Già a gennaio aveva dichiarato che il giro di vite sulla condivisione delle password avrebbe comportato un maggior numero di cancellazioni di abbonati. Ha quindi preparato gli investitori annunciando:

“Vale la pena notare che questa non sarà una mossa universalmente popolare”.

E ci ha visto giusto.

Netflix sotto ai riflettori, minacce di cancellazione dagli utenti che non hanno gradito l’ultima decisione del colosso

Esattamente come prevedibile, gli utenti Netflix non hanno affatto accolto bene la notizia. La novità rappresenta un maggiore esborso in un momento di grande crisi. Non si sono limitati a lamentarsi sulle piattaforme social, ma hanno deciso di protestare tutti insieme con una modalità precisa. Come? Semplice: eliminando i propri account. Diminuire il numero di utenti e quindi gli introiti per la piattaforma è il miglior modo per colpire nel segno, rendendo la protesta più visibile (e forse efficace?) che mai.

Netflix sembra però non voler mollare la presa e ha annunciato che vigilerà sui vari account attraverso gli indirizzi IP utilizzati per collegarsi alla piattaforma. Chi, quindi, non utilizzerà lo stesso servizio internet con lo stesso IP per collegarsi, vedrà presto un blocco sul proprio account. Le cancellazioni degli utenti saranno abbastanza da far cambiare idea al colosso? Per il momento sembra di no, ma dovremo attendere le ripercussioni sul lungo termine del boicottaggio.

 Alla fine della fiera, di piattaforme streaming meno restrittive ne esistono diverse.

In breve

Per riassumere:

  • Netflix ha deciso di bloccare la condivisione degli account tra utenti che non appartengono allo stesso nucleo familiare;
  • ha quindi proposto soluzioni alternative come nuovi abbonamenti o un costo suppletivo di 4,99 euro per aggiungere all’account chi non vive nello stesso nucleo familiare;
  • la decisione coinvolge numerosi Paesi in tutto il mondo;
  • gli utenti hanno reagito male alla notizia e hanno deciso di fare fronte comune non solo lamentandosi sui social, ma cancellando del tutto i propri account Netflix;
  • si attendono le ripercussioni di questa protesta sul futuro della piattaforma. Tornerà sui propri passi? Difficile che accada davvero.