GiorgioSantambrogio che è il vicepresidente di Federdistribuzione ai microfoni de Ilsole24ore lancia l’allarme per possibili rincari dei prodotti alimentari a breve. Con tutta probabilità, spiega, a causa dell’inflazione, degli aumenti delle materie prime e del prezzo dell’energia ci sarà una nuova ondata di aumenti. Essa riguarderà tutti i prodotti alimentari: dalla pasta al pane e dalla carne al latte.
Il carrello della spesa degli italiani costa già il 10% in più rispetto allo scorso anno. Non solo a causa dell’inflazione e del prezzo altissimo dell’energia ma anche per la siccità che in autunno porterà quasi certamente a nuovi aumenti.

La siccità, purtroppo, ha devastato e dimezzato molti raccolti. Un decimo della produzione totale è andata persa e per i produttori la perdita è stata di circa sei miliardi di euro. Per la Coldiretti per tutti questi motivi le famiglie spenderanno circa 150 euro per la spesa alimentare.

Aumenti di tutti i prodotti alimentari non solo a causa dell’inflazione

La Coldiretti spiega che un’impresa agricola su dieci è in crisi profonda e rischia di chiudere. Di quelle che lavorano, poi, un terzo lo fa in perdita secondo i dati raccolti dal Consiglio per la ricerca in agricoltura. Il motivo non è solo il caro energia e la siccità ma anche gli aumenti delle materie prime come il concime il cui prezzo è aumentato del 170%. Il mangime per gli animali del 90% e il gasolio per i mezzi del 119%. In più si aggiunge il vetro che è rincarato del 30%, il tetrapack del 35%, le etichette del 35%, il cartone del 45% e la plastica del 70%. La situazione è drammatica e lo sarà ancora di più dopo il 20 settembre, ultimo giorno dello sconto sulle accise. Dopo tale data, infatti, si prevede un nuovo aumento di gasolio e benzina che inciderà soprattutto sulla grande distribuzione dei supermercati. Quindi per la Coldiretti si dovrà trovare un accordo affinché non ci sia una perdita per tutti.

L’allarme della Federdistribuzione

L’inflazione alle stelle ha portato all’ennesima crescita del prezzo dell’energia e per l’autunno/inverno c’è il timore che vi siano nuovi aumenti del gas. Le bollette, però, già sono salatissime e se raddoppiassero potrebbero esserci nuovi licenziamenti e aumenti dei prezzi per i consumatori. Il direttore di Despar (Aspiag Italia) del Friuli Venezia Giulia spiega che per la luce già le tariffe sono più alte di 4 volte rispetto all’anno scorso mentre per il gas sono 10 volte più alte. Fabrizio Cicero ha spiegato che fino ad oggi è stato fatto il possibile per scongiurare oneri maggiori sui consumatori ma nel futuro non è detto che si potrà fare anche se Despar farà il possibile. Al momento, aggiunge, si è sentito solo il peso dell’elettricità. In inverno, però, si sentirà anche quello del gas per cui le famiglie dovranno tagliare e rivedere alcune voci di spesa. La speranza quindi è quella che il Governo intervenga rapidamente per sostenere tutti: famiglie e imprese.
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