Col 1 settembre sarà pagata la nona rata di pensione 2023 a milioni di beneficiari. Il cedolino pensione sarà però disponibile solo fra una settimana e sarà consultabile online sul sito Inps per tutti coloro che hanno accesso al portale con le proprie credenziali digitali. Come spesso avviene, però, gli importi non sono mai uguali tutti i mesi. E ciò dipende da diversi fattori.

Sulla pensione incidono spesso varie voci che vanno dalle trattenute erariali Irpef a quelle relative alla cessione del quinto o ai conguagli Irpef.

Per non parlare degli adeguamenti degli importi a seguito di rivalutazione annuale che spesso arrivano a distanza di tempo con gli arretrati. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa potrebbero ritrovarsi di nuovo i pensionati sul cedolino di settembre.

Pensioni settembre e conguagli Irpef

La voce più significativa della rendita è relativa ai conguagli Irpef rinvenenti dalla dichiarazione dei redditi presentata tramite modello 730/2023. Si tratta di somme di denaro a debito o a credito risultanti dal prospetto di liquidazione dei contribuenti che hanno presentato la dichiarazione fiscale, direttamente o tramite patronati, a luglio.

Nello specifico, i pensionati che sono a credito d’imposta Irpef riceveranno il relativo rimborso, salvo buon fine, col pagamento del rateo di pensione di settembre. L’importo è visibile nel cedolino scaricabile dal sito Inps fra qualche giorno e deve coincidere con la cifra riportata nel prospetto di liquidazione del modello 730/2023.

Pertanto, per chi è a credito d’imposta otterrà una pensione più pesante a settembre, rispetto a chi è a debito o in pari e ha scelto l’Inps come sostituto d’imposta per i conguagli fiscali del 2022. Chi presenta la dichiarazione dei redditi ad agosto, invece, non riceverà alcun conguaglio Irpef, se dovuto, con il pagamento della pensione di settembre. Ma dovrà attendere ottobre.

Normalmente l’Agenzia delle Entrate elabora i flussi di pagamento il mese successivo a quello della presentazione della dichiarazione dei redditi.

Per cui bisogna sempre tenere conto di un lasso di tempo di circa 50-60 giorni per vedere l’importo transitare sulc edolino pensione.

Trattenute e addebiti

Fra le altre voci ricorrenti che incidono sull’importo della pensione a settembre ci sono le trattenute periodiche relative alle addizionali regionali e comunali. Queste, a differenza dell’Irpef nazionale, variano a seconda del luogo di residenza del pensionato e possono comportare differenze non trascurabili fra chi abita in una regione piuttosto che in un’altra.

Al di là del fisco, però, ci sono anche gli addebiti per chi ha chiesto prestiti in cambio della cessione dei quinto di pensione. La rata prevista è automaticamente defalcata dall’importo della rendita mensile ed è, oltre che nota e definita al beneficiario, visibile in anticipo sul cedolino pensione.

Lo stesso discorso vale per chi ha in corso trattenute a seguito di pignoramento della pensione. Anche in questo caso l’importo massimo aggredibile è di un quinto ed è visibile anticipatamente sul cedolino di settembre. Ricordiamo che, a seguito delle modifiche introdotte quest’anno, la pensione è aggredibile solo sopra i 1.000 euro al mese.

Riassumendo…

  • Col pagamento della pensione di settembre 2023 sono previsti conguagli Irpef e trattenute fiscali.
  • I conguagli sono previsti e calcolati solo per coloro che hanno presentato la dichiarazione dei redditi con mod. 730/2023 a luglio.
  • Sul cedolino pensione di settembre sono visibili anche le imposte addizionali di Regioni e Comuni.
  • Per chi ha in corso prestiti, ci sono anche gli addebiti contro cessione del quinto.