Da anni ormai il mondo del web è invaso da simpatici e teneri gattini, ma l’arrivo di CryptoKitties potrebbe essere una tendenza destinata a crescere sempre più e far girare anche un consistente numero di soldini. Nascono i gattini virtuali e già tutti ne vanno pazzi.

I gattini elettronici che sfruttano la valuta virtuale

CryptoKitties è la creazione di Axiom Zen e viene eseguito sulla piattaforma Ethereum, la seconda più famosa criptovaluta dopo Bitcoin. Il successo di questi gattini virtuali è stato incredibile.

Secondo alcune stime, oltre 6.000 persone stanno commerciando in gatti elettronici, con il volume totale delle transazioni che ha superato i 7 milioni di dollari la prima settimana di dicembre. Non male, se si considera che CryptoKitties ha debuttato solo lo scorso 28 novembre.

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Già stabiliti numeri da capogiro anche per le vendite dei felini digitali, uno di questi è stato venduto alla cifra record di 117.000 dollari in criptovaluta. Il gioco è molto semplice, ma allo stesso tempo geniale. I giocatori acquistano i gattini. A questo punto possono allevarli e produrne di nuovi. Il valore di un animale è determinato dai suoi tratti, così come dalla sua generazione, alla base c’è l’unica generazione (generation Zero) creata dall’azienda. Ogni gatto ha un’identità unica registrata sulla blockchain di Ethereum. Blockchain è la tecnologia su cui si basano le criptovalute e rappresenta una registrazione digitale decentralizzata delle transazioni.

Tanti soldini con i gattini virtuali

Le compravendite sono sicuramente alla base dello schema del gioco, e ogni utente cerca di riuscire a guadagnare vendendo un gattino in precedenza acquistato a minor prezzo. I creatori del gioco però lo hanno ideato principalmente per promuovere la blockchain, ovvero la tecnologia succitata, in modo da renderla più comprensibile ed accessibile all’utente medio.

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