Non c’è pace per gli italiani. Dopo gli aumenti di luce, acqua, gas (che potrebbero ancora rincarare), benzina, diesel, gpl e dei generi alimentari ci saranno anche quelli delle autostrade. Lo ha comunicato Roberto Tomasi che è l’AD di Autostrade per l’Italia. Quest’ultimo ha spiegato che è dal 2018 che la Spa non incrementa le tariffe e si stima che il rincaro sarà dell’1,5%. Il motivo principale è l’aumento dei costi dei materiali. Esso varia infatti in media dal 20 al 30%.

Autostrade per l’Italia aumenta i prezzi

Roberto Tomasi ha spiegato che Autostrade per l’Italia vuole continuare ad investire nelle infrastrutture del paese. Dopo la tragedia del ponte di Genova, infatti, si è posto in primo piano proprio la questione del miglioramento di queste ultime. In merito agli aumenti, Autostrade ha comunicato di non poter rincarare le tariffe senza avere il via libera dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti. Proprio per questo è in atto un colloquio tra l’Aspi e gli uffici del dicastero. Come spiega il sito Agi, le variazioni dei pedaggi sono disposte dall’Art secondo un’istruttoria che è svolta dal Mims (Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili).
Prima di decidere qualsiasi rincaro, il Ministero deve analizzare dettagliatamente tutti gli investimenti effettuati e poi decidere secondo il metodo del price cap che applica a tutte le concessionarie. Quest’ultimo è un metodo di calcolo per il quale sono previsti aumenti soltanto se si riscontrano miglioramenti di servizio ed interventi sulla rete. Le tariffe poi scendono quando gli investimenti iniziano ad essere ammortizzati.

Insorge Assoutenti

Lo scorso 1 gennaio 2022 le tariffe autostradali vigenti sono state confermate. Le variazioni, infatti, si applicano solo alla definizione dei nuovi contratti che devono accogliere il regime tariffario previsto dall’Autorità che include proprio il price cap. Quest’ultimo come spiegato è un sistema che regola i prezzi pubblici e che dovrebbe anche tutelare i consumatori.

Il prezzo delle tariffe, infatti, con esso può aumentare solo se cresce il livello di servizio offerto agli utenti.
Dura reazione di Assoutenti che ha annunciato di essere pronta ad impugnare l’eventuale aumento (se venisse approvato) dinanzi al Tar del Lazio. Per i consumatori, infatti, si tratterebbe di una spesa in più visti i rincari per l’inflazione e le bollette alle stelle. Furio Truzzi, presidente dell’associazione spiega che solo l’idea di aumenti di tariffe per l’Autostrada è improponibile anche perché quotidianamente gli automobilisti pagano per un servizio che peggiora invece di migliorare. Ci sono infatti troppi cantieri, traffico e criticità varie per cui i prezzi dovrebbero diminuire anziché aumentare. Inoltre Autostrade per l’Italia è ormai tornata in mano pubblica dato con il passaggio alla Cdp.
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