Nella puntata di ieri sera di Fuori dal Coro presentata da Mario Giordano, la grande ospite in diretta streaming è stata Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia, il partito che al momento è primo in Italia secondo molti sondaggi, ha parlato del governo sottolineando che non sta dando una grande prova di sé. Ciò sia dal punto di vista economico che nazionale. Ha aggiunto che se il Governo andasse a casa sarebbe una buona notizia. Lei credeva che potesse avere vita breve ma a causa del conflitto in Ucraina la situazione è divenuta più complicata.

Giorgia Meloni a Fuori dal Coro

La Meloni intervistata da Mario Giordano ha ribadito che le proposte più serie per uscire dalla crisi e dal Covid sono state fatte da Fratelli d’Italia. Ha spiegato che il suo partito alle scorse elezioni ha preso il 4% per cui non ha la maggioranza in Parlamento per decidere come aiutare i cittadini a differenza del Movimento Cinque Stelle (32%). Ha aggiunto di aver proposto nel corso dell’anno molte iniziative come la ventilazione automatica nelle scuole, progetto portato avanti soltanto dalle Marche. Il risultato è stato l’abbattimento del contagio da Covid dell’84%. Se tutti avessero utilizzato tale metodo, quindi, si sarebbero potute evitare molte chiusure.
In merito al conflitto in Ucraina, inoltre, la Meloni ha spiegato di aver chiesto soltanto una cosa. Esattamente un fondo di compensazione per le nazioni più colpite dalla crisi e dalle sanzioni. In merito poi ad eventuali nuove tasse, la Meloni ha ribadito a Giordano che farà di tutto per evitare che siano introdotte. Ha parlato anche della riforma del catasto che per Fratelli d’Italia porterà a nuove tasse a differenza di quanto comunicato da Draghi. Nelle carte del governo, infatti, si legge che essa serve a compensare la tassazione sugli immobili così come chiede la Commissione Europea.


La leader di Fratelli d’Italia ha anche parlato dell’emergenza in Ucraina e del prezzo del gas. In merito allo stop dell’approvvigionamento da tale nazione è d’accordo. Si chiede però qual è nel dettaglio il piano di approvvigionamento e chi paga. Il discorso non è quello di Draghi “volete la pace o i condizionatori” in quanto tutti si aspettavano una valutazione più complessa da parte del presidente del Consiglio. Il problema grave non è staccare il climatizzatore per due ore al giorno ma la possibile chiusura delle fabbriche che sono stremate per tutti i rincari che si succedono.
Leggi anche: Il petrolio e le attività lobbistiche delle grandi aziende del settore, l’inchiesta di Report
[email protected]