La Tesla Model S che si è schiantata e ha preso fuoco il mese scorso in Florida, causando la morte di due adolescenti, viaggiava a 116 miglia all’ora (187 km / h) tre secondi prima dell’impatto e ha rallentato a 86 mph (138 km / h) quando si sono aperti gli airbag. Lo hanno rivelato gli investigatori federali. Il National Transportation Safety Board, in una relazione preliminare sull’incidente, ha anche affermato che l’auto ha perso il controllo in una curva con un limite di velocità di 40 km / h, si è schiantata contro un muro due volte ed è esplosa incendiandosi, così come riferito da alcuni testimoni.

La Tesla Model S rimasta coinvolta in un incidente mortale in Florida andava ad altissima velocità

Il conducente e il passeggero del sedile anteriore, entrambi di 18 anni, sono rimasti uccisi nell’incidente dell’8 maggio a Fort Lauderdale. Un passeggero del sedile posteriore è rimasto gravemente ferito. Secondo il rapporto pubblicato martedì, la batteria agli ioni di litio dell’auto ha preso fuoco due volte dopo che i vigili del fuoco hanno spento le fiamme, una volta mentre l’auto veniva caricata per la rimozione dalla scena dell’incidente e di nuovo in un deposito.

La batteria dell’auto dopo l’incidente avrebbe preso fuoco altre due volte

L’NTSB, che lavora con la polizia locale, ha scoperto dai dati memorizzati dai computer dell’auto che entrambi i passeggeri dei sedili anteriori indossavano le cinture di sicurezza al momento dell’incidente. Il fatto che la batteria dell’auto di Tesla abbia preso fuoco più volte, ha attirato l’interesse dell’NTSB. L’agenzia ha confermato che continuerà a indagare sulle cause dell’incidente e sulle procedure utilizzate per spegnere gli incendi e immagazzinare le auto.

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Tesla Model S: l’auto rimasta coinvolta nell’incidente mortale avvenuto in Florida a maggio andava ad altissima velocità poco prima dell’impatto

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