Fiat Chrysler Automobiles ha acconsentito a pagare 110 milioni di dollari in USA per risolvere una causa per aver ingannato gli investitori statunitensi rispetto alle emissioni dei suoi diesel non avendo rispettato le norme di sicurezza federali. La società ha detto in un comunicato che “continua a negare con forza le accuse di illeciti commesse in questa causa” e ha affermato che l’accordo è “completamente coperto dalla sua assicurazione”.

Il gruppo italo americano chiude la causa con gli investitori che si erano sentiti frodati per il dieselgate in USA pagando 110 milioni di dollari

Gli investitori hanno fatto causa nel 2015, addebitando il fatto che la società li ha ingannati affermando che Fiat Chrysler era conforme alle normative sulla sicurezza dei veicoli e che la società sottostimava le proprie riserve per il costo dei richiami.

Il gruppo italo americano avrebbe ingannato gli investitori in merito alle accuse del Dipartimento di Giustizia di utilizzare dispositivi di disfunzionamento per consentire ai veicoli diesel di emettere emissioni in eccesso. La causa riguarda gli investitori che hanno acquistato azioni Fiat Chrysler su una borsa statunitense tra il 13 ottobre 2014 e il 23 maggio 2017. Questi non essendo stati tempestivamente informati di quanto stava per accadere hanno visto le proprie azioni perdere di valore.

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Fiat Chrysler: Il gruppo italo americano chiude la causa con gli investitori che si erano sentiti frodati per il dieselgate in USA pagando 110 milioni di dollari

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