Manca poco alla fine del mondo. O almeno è quello che afferma un veggente, il quale ha fissato questa terribile data per il prossimo 13 maggio. Ma quali sarebbero le cause da imputare a questa terribile fine del mondo? Forse state pensando a qualche asteroide che impatterà sulla terra, oppure l’inquinamento o i cambiamenti climatici che come una lenta agonia ci accompagneranno fino alla dipartita. Nessuno di questi.

La Terza Guerra Mondiale

La fine del mondo, prevista il 13 maggio 2017, avrà come causa la Terza Guerra Mondiale.

Ebbene si, il mondo terminerà per colpa di un nuovo conflitto globale. A dirlo è stato un veggente, tal Clairvoyant Horacio Villegas, che fa riferimento ad una data precisa, il 13 maggio appunto, legata all’apparizione di Fatima, avvenuta 100 anni fa. A questo punto entra in scena anche Nostradamus, che più volte parlò di Terza Guerra Mondiale mentre la profezia di Villegas, addirittura, oltre a citare come data dell’inizio della Terza Guerra Mondiale il 13 maggio, cita come data finale il 13 ottobre e sostiene anche i motivi del conflitto: alcune informazioni fasulle che tra aprile e maggio saranno propagate proprio per incentivare la guerra. Lo stesso veggente aveva profetizzato l’arrivo di Trump alla Casa Bianca.

La fine del mondo 11mila anni fa

A confronto con la profezia strampalata del veggente c’è una ricerca messa a punto da alcuni studiosi dell’Università di Edimburgo, i quali avrebbero appurato che la tanto temuta fine del mondo si sarebbe già verificata undicimila anni fa in seguito all’attacco di uno sciame di comete che modificò l’inclinazione dell’asse di rotazione della Terra provocando molti seri danni e un’ era glaciale. La tesi era stata presa in considerazione dopo lo studio di alcuni bassorilievi situati in un sito archeologico di Gobekli Tepe, nel Sud della Turchia, che in qualche modo proverebbero l’impatto delle comete sul suolo terrestre.

Non ci resta che attendere il 13 maggio non tanto per la fine del mondo, piuttosto per scongiurare l’inizio di un nuovo conflitto, che di questi tempi non sembra neppure un’idea impossibile.