Assunzioni per la prima esperienza di lavoro: com’è il panorama attuale? Qual è la situazione di chi sia affaccia oggi al mercato del lavoro? Quali le possibili offerte 2022-2023 e le tipologie di contratti più diffuse? Quali i settori che assumono di più? E i titoli di studio, quali sono i più richiesti? Mille domande amletiche a cui andremo a rispondere.

I giovani sanno bene che il lavoro può essere a volte un miraggio, a volte una vera e propria corsa a ostacoli.

Le evoluzioni e le trasformazioni del mercato del lavoro, a partire dalla difficile situazione nella quale viviamo oramai da anni, prima la pandemia poi la guerra, sono fotografate perfettamente dagli ultimi dati forniti dal Ministero del Lavoro e che si riferiscono all’anno 2021.

Le assunzioni su prima esperienza di lavoro sono state 1.146.113, di cui il 53,5% hanno riguardato gli uomini e il 46,5% le donne. Le prime assunzioni sono state in crescita del 14,2% se confrontate a quelle dell’anno precedente.

In questo articolo cercheremo di fornire tutti i dati e le informazioni utili per chi, giovane, si affaccia per la prima volta sul mercato del lavoro. Un’analisi delle assunzioni per chi è alla prima esperienza di lavoro.

Quali sono le tipologie di contratti più diffuse per le assunzioni prima esperienza di lavoro?

Come può essere facilmente immaginabile, le tipologie di contratti più diffusi per le assunzioni su prima esperienza di lavoro non sono a tempo indeterminato, anzi questi ultimi sono sempre di meno. I dati forniti dal Ministero del Lavoro sottolineano il calo sensibile di questa tipologia, si parla di -17,5%, mentre sono in crescita tutte le altre. Le prime assunzioni si distribuiscono in questo modo: il 55,2% sono state a tempo determinato, il 21% a tempo indeterminato, il 10% riguarda l’apprendistato, la categoria ‘Altro’ è al 9,4%, mentre i cosiddetti contratti di collaborazione fanno segnare il 4,4%.

Il differenziale rispetto all’anno precedente è il seguente:
1) Tempo indeterminato -17,5%
2) Tempo determinato+20,1%
3) Apprendistato+43 %
4) Contratti di collaborazione +17,6%
5) Altro: +71%
Ma quali sono i settori più attivi nelle prime assunzioni?

I settori che effettuano il maggior numero di assunzioni prima esperienza di lavoro

Le nuove occupazioni si concentrano soprattutto nell’ambito dei servizi: il 74,7% dei nuovi assunti ha trovato la prima esperienza di lavoro in questo settore. Seguono l’industria con il 17,8% e l’agricoltura con il 7,5%. Nel mondo dei servizi, il 18,5% delle prime esperienze di lavoro si hanno nell’ambito dei trasporti, comunicazioni, attività finanziarie o altri servizi alle imprese; alberghi e ristoranti rappresentano il 17,8%; il 12,5% riguarda le pubbliche amministrazioni, sanità e istruzione; il 10,5% nel mondo del commercio e delle riparazioni; gli altri servizi pubblici, sociali e personali sono all’8,9%, mentre il 6,4% è relativo al mondo degli altri servizi pubblici, sociali e personali.

In quale regioni si assume di più? Dove si trova il maggior numero di nuove assunzioni?

L’Italia è nettamente spaccata in due. Circa la metà (il 50%) delle assunzioni prima esperienza di lavoro si è verificata nelle regioni del Nord Italia, mentre solo il 20,5% al Centro e il 29,5% al Sud. Ecco regione per regione dove si sono concentrate le nuove assunzioni.

1. Lombardia: 18,3 %
2. Lazio: 10,5 %
3. Veneto: 8,8 %
4. Emilia Romagna: 8,7 %
5. Campania: 8,5 %
6. Sicilia: 6,9 %
7. Piemonte: 6,3 %
8. Toscana: 6,1 %
9. Puglia: 6,0 %
10. Marche 2,6 %
11. Liguria: 2,5%
12. Calabria: 2,5 %
13. Sardegna: 2,3 %
14. Abruzzo: 2,1 %
15. Friuli: 2,1 %
16. Bolzano: 1,6 %
17. Trento: 1,3 %
18. Umbria: 1,3 %
19. Basilicata: 0,8 %
20. Molise: 0,4 %
21. Valle D’Aosta: 0,3 %

Quali sono i titoli di studio più richiesti per le prime assunzioni?

Le assunzioni per chi è alla prima esperienza di lavoro riguardano prevalentemente coloro che posseggono un diploma di istruzione secondaria di secondo livello, quelli che permettono l’accesso alle università. Le variazioni in senso positivo riguardano soprattutto i lavoratori che possono vantare il possesso di un master universitario di primo livello (la crescita è del 68,9%), anche se quantitativamente sono un numero estremamente basso, e coloro che posseggono un diploma di istruzione secondaria superiore (+34,9%).

Le variazioni in negativo riguardano i lavoratori che posseggono un diploma di specializzazione (-3,3%) e coloro che non hanno alcuni titolo di studio superiore (-13,8%).

Possiamo sintetizzare la fotografia restituita da questi dati in questo modo. Le prime assunzioni sono in crescita, ma riguardano prevalentemente contratti a tempo determinato o apprendistato o altre tipologie di lavoro precario. I settori più richiesti sono quelli afferenti all’ambito dei servizi e l’area del paese dove è più facile trovare occupazione è il Nord Italia. Possedere un titolo di studio, perlomeno di scuola secondaria di secondo grado, diventa sempre più decisivo.

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