Dall’analisi dei dati presenti nel Bollettino Annuale del Sistema Informativo Excelsior per l’anno 2022, l’offerta di lavoro per laureati da parte delle aziende si è avvicinata alle 800.000 richieste. Tuttavia, quasi la metà dei profili   resta in sospeso per difficoltà nel reperire le risorse. Le figure più gettonate sono i laureati in fisica, in matematica, in ingegneria, in informatica, in medicina, in economia e in generale gli insegnanti.

Dopo anni di recessione, con crisi, pandemia e guerra, finalmente la crescita torna a far respirare le imprese, che infatti mostrano un rinnovato interesse nelle assunzioni.

Il problema però è trovare le risorse, perché, a fronte di circa 780.000 posizioni di lavoro per laureati aperte, quasi la metà restano vacanti. La crescita è significativa, +1,4% rispetto al 2021. I contratti per laureati coprono in totale il 15,1% del totale stipulato.

Cosa causa il mismatch tra domanda e offerta di lavoro per laureati

Se le proposte di lavoro sono cresciute dell’11,6% rispetto all’anno precedente (2021), ma le assunzioni sono scese dell’8%, significa che il gap tra domanda e offerta di lavoro per i laureati tende ad aumentare. In maniera anche preoccupante.

Le cause di questa forbice in continua apertura sono da ricercare in più fattori.

Prima di tutto la fuga di cervelli, una famosa e irrisolta piaga per il nostro paese, che vede partire i giovani laureati più promettenti verso lidi migliori.

Soprattutto chi preferisce restare nella ricerca lascia l’Italia, ma anche chi ha obiettivi e ambizioni di crescita e di carriera opta per mete estere, in cui la scalata aziendale è più rapida e meritocratica.

Un secondo, importante fattore, è la penuria di laureati nelle facoltà più richieste: per questo motivo il presidente di Unioncamere Andrea Prete ha annunciato il lancio della piattaforma Excelsorienta, che serve agli studenti per avere un’idea più chiara sul corso di laurea da intraprendere in base alle proprie attitudini e alle esigenze del mercato.

In questo modo si punta a creare dei profili specializzati e adeguati alle richieste delle aziende. Nello specifico, i laureati più gettonati sono quelli in economia, seguiti da quelli abilitati all’insegnamento, poi il personale paramedico, gli ingegneri civili e gli architetti, per chiudere con gli informatici, i matematici e i fisici.

Cresce anche la richiesta di diplomati specializzati

Non solo lauree, ma anche diplomi, se specializzati. Resta sempre difficile reperire diplomati in elettronica ed elettrotecnica, in meccatronica e meccanica.

Quelli più ricercati sono invece soprattutto i diplomati nel settore turistico ed enogastronomico (nel complesso quasi 700.000), seguiti dagli amministrativi (poco più di 150.000).

Stabile infine la richiesta per i diplomati Its (circa 52.000 unità), che però presentano una difficoltà di reperibilità pari al 56%.