È arrivato il momento di prendere confidenza con la PAL, ovvero la prestazione di accompagnamento al lavoro, una misura transitoria pensata per i percettori di Reddito di Cittadinanza in scadenza. Come sappiamo, il RdC a breve non sarà più lo stesso. Inviso già dalla sua nascita a molte forze politiche, il governo Meloni si è sempre fatto promotori di un suo radicale cambiamento. Oltre alle modifiche già apportate con la legge di Bilancio 2023, il decreto Lavoro 2023 tanto discusso in questi giorni porta ulteriori cambiamenti.

Al momento sono previste tre misure differenti: GIL, PAL e GAL. Ovvero, in ordine, Garanzia per l’inclusione, Prestazione di accompagnamento al lavoro e Garanzia per l’attivazione lavorativa. Noi oggi scopriamo il PAL, che i beneficiari del RdC possono richiedere, al momento della scadenza del sussidio e nel corso del 2023.

Cos’è la PAL, la prestazione di accompagnamento al lavoro e a chi spetta

Al momento non ci sono notizie definitive riguardo a queste novità perché, generalmente, solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Lavoro 2023 può chiarire eventuali dubbi, ma un’idea è già possibile farsela. La PAL, prestazione di accompagnamento al lavoro è un’indennità mensile che può essere richiesta e goduta non oltre il 31 dicembre 2023. Sarà pari a 350 euro al mese per ciascun beneficiario, ma nel caso in cui nello stesso nucleo familiare vi sia un secondo richiedente, arriveranno 175 euro in più. Per un totale, quindi, di 525 euro.

Vediamo ora a chi spetta, oltre al criterio generale già visto prima. Quindi, i percettori del Reddito di Cittadinanza che, al momento della scadenza nel corso del 2023 del periodo massimo di 7 mesi di fruizione del beneficio, possono ottenere la PAL solo se hanno:

  • sottoscritto il patto per il lavoro;
  • siano inseriti in misure di politica attiva del lavoro, comprese quelle delle agenzie per il lavoro e degli Enti autorizzato all’intermediazione, compresi i percorsi di servizio civile universale e i lavori socialmente utili;
  • siano inseriti in progetti di formazione o in progetti utili alla collettività.

Come si percepisce e si richiede la prestazione di accompagnamento al lavoro

Come anticipato, la PAL è una misura transitoria che sarà valida solo dal 1° settembre e fino al 31 dicembre 2023.

Nel frattempo, il RdC diventerà GAL o GIL a seconda del tipo di percettore a cui si rivolge. Quasi certamente l’INPS vaglierà la domanda per ottenere la PAL ed entra 30 giorni verserà la cifra prima discussa sulla Carta del Reddito di Cittadinanza.

Come si ottiene questo sussidio? È necessario presentare domanda all’INPS in via telematica, anche tramite patronati e CAF, 30 giorni prima della scadenza del termine del Reddito di Cittadinanza. Sarà richiesta una certificazione che attesta che il richiedente ha sottoscritto il patto per il lavoro. A rilasciarla saranno i centri per l’impiego. Ulteriori chiarimenti arriveranno con la pubblicazione del decreto. Sono previsti controlli attenti e costanti per identificare chi ottenere indebitamente il beneficio, con conseguenze importanti.

La compatibilità con eventuali redditi: come funziona?

Come funziona la PAL in caso si percepiscano altri redditi? È una misura compatibile con un limite di reddito annuo pari ad 3.000 euro. Se il percettore viene ammesso a svolgere il servizio civile universale, la PAL si sommerà all’importo massimo dell’assegno mensile percepito.