Sale la media degli occupati. I nuovi dati riguardanti il mondo del lavoro italiano nel 2022 paiono assolutamente incoraggianti: la media degli occupati nel 2022 è cresciuta di 545mila unità rispetto al 2021. Un +2,4% degno di nota che riporta le statistiche ai livelli del 2019, ovvero prima che impazzasse la pandemia colpendo duramente tanti, troppi settori.

Sono i nuovi dati l’Istat a confermarlo, rivelando altri numeri interessanti che sembrano dipingere un settore in gran ripresa, nonostante permangano pecche grandi come una casa. Tra questi il divario salariale tra sessi e la grande difficoltà per le donne a trovare lavoro.

Scopriamo intanto la situazione rilevata dall’Istat più nel dettaglio.

Cresce la media degli occupati: tutte le percentuali calcolate dall’Istat

Oltre alla percentuale di crescita della media degli occupati italiani, cresce anche il tasso di occupazione. Il dato sale al 60,1%, ovvero +1,9 punti, nel 2022. A ottobre 2022 ha raggiunto la vetta del +60,5%, il massimo che si sia mai raggiunto dal 1977. Parlando di numeri spicci, nel periodo del quarto trimestre del 2022 gli occupati sono aumentati di 120mila unità. Il dato più impressionante però è quello relativo all’anno intero: +353mila in un anno.

Secondo le rilevazioni Istat, nel corso del 2022 sono cresciute del 4,7% le posizioni dipendenti. È aumentato del 12% anche il monte ore lavorate complessivo, mentre è diminuito il ricorso alla Cig di -85,3 ore ogni mille lavorate. Insomma, un quadro decisamente più roseo di quanto ci si potesse aspettare in tempi di grande crisi. Certo, i dati per il 2023 potrebbero non essere già più così positivamente sorprendenti, ma intanto il trend parla chiarissimo.

Meno disoccupati, più occupati stabili nel 2022

Se l’occupazione cresce, allora diminuiscono le percentuali di persone senza lavoro. Il tasso di disoccupazione medio registrato dall’Istat nel 2022 è infatti sceso all’8,1%, ovvero -1,4 punti percentuali rispetto al passato. Le persone in cerca di lavoro in media sono state 339 mila unità in meno: l’Istat ha contato 2 milioni e 27mila persone alla ricerca di occupazione.

Ancora più positivo il dato registrato nel quarto trimestre del 2022: il tasso di disoccupazione era sceso addirittura al 7,8%, ovvero -0,1 punti in tre mesi.

Parlando invece di inattività, in media riguardava il 34,2% (-0,3 punti) delle persone. In generale, nel 2022 i disoccupati sono scesi sotto quota due milioni, arrivando a 1 milione 971mila unità. Tornando alla media degli occupati, nel quarto trimestre del 2022 ne continuava l’aumento: sulla base dei dati non destagionalizzati, si stimano 23 milioni e 277 mila unità nel periodo. La crescita dell’occupazione riguardava soprattutto i dipendenti a tempo indeterminato (+462 mila, un +3,1% rispetto al 2021). Risaltavano invece in contrazione quelli a termine: -91 mila, ovvero -3,0%. Stesso discorso anche per gli indipendenti: -18 mila, alias un -0,4%.

Per completare il quadro, in media nel 2022, in base all’aumento degli occupati di 545mila unità, il numero di dipendenti a tempo indeterminato è cresciuto di 346mila unità. Quelli a termine di 147 mila unità. Gli indipendenti sono aumentati di 52mila unità.