Il paradosso, con i dazi cala prezzo di benzina in Italia

Nonostante i dazi, cala il prezzo della benzina in Italia per l'aumento OPEC e il calo della domanda globale. Un paradosso che favorisce i consumatori.
2 settimane fa
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La guerra dei dazi sta spaventando tutti, ma intanto negli ultimi mesi il mercato del petrolio ha regalato uno scenario che ha del paradossale. In un momento in cui tensioni geopolitiche e guerre commerciali dovrebbero teoricamente spingere i prezzi verso l’alto, in Italia si registra invece un calo della benzina. Un effetto controintuitivo che si spiega con l’intreccio tra decisioni delle grandi potenze, politiche dei dazi e strategie dei paesi produttori di greggio. La riduzione dei costi per i consumatori italiani non è frutto di una dinamica lineare, ma il risultato di fattori globali che si sono incastrati in modo del tutto particolare.

Il punto di svolta è arrivato dalle mosse dell’OPEC+, l’organizzazione che riunisce i principali paesi produttori di petrolio. Invece di contenere l’offerta, come spesso avvenuto per sostenere i prezzi, è stato deciso un aumento della produzione. Questa scelta ha determinato un surplus sul mercato, contribuendo a far scendere le quotazioni internazionali del greggio. Il prezzo del Brent, principale riferimento mondiale, è scivolato al di sotto dei 60 dollari al barile, toccando il livello più basso da oltre tre anni. Una dinamica che ha inciso direttamente anche sul costo dei carburanti nei paesi importatori come l’Italia.

Il paradosso dei dazi sulla benzina

A spingere ulteriormente in questa direzione ci ha pensato la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. L’inasprimento dei dazi ha rallentato l’economia globale, frenando la domanda di energia. Con meno scambi e minori necessità produttive, le richieste di petrolio si sono ridotte. Questo indebolimento della domanda ha esercitato una pressione ulteriore sui prezzi, già in calo a causa dell’eccesso di offerta. È qui che si materializza il paradosso. Se da un lato i dazi avrebbero potuto causare un aumento dei costi per le materie prime, il loro effetto depressivo sull’economia ha finito per favorire, indirettamente, i consumatori italiani.

Anche le dinamiche interne al nostro paese hanno fatto la loro parte. Il calo del prezzo internazionale del petrolio si è infatti riflesso rapidamente sulle tariffe alla pompa. La benzina in modalità self-service ha visto una discesa che l’ha portata a oscillare attorno a 1,80 euro al litro, con differenze minime tra le varie compagnie. Anche il diesel ha seguito la stessa traiettoria, attestandosi intorno a 1,70 euro. Numeri che, pur non riportando i carburanti ai livelli pre-crisi, hanno offerto un sospiro di sollievo agli automobilisti italiani, da tempo alle prese con rincari continui.

Dazi e benzina, male per i produttori

Va detto che questo quadro, se favorevole per chi fa il pieno, si traduce in minori margini per i produttori. I paesi esportatori devono fare i conti con bilanci messi a dura prova dal calo delle entrate. Per le economie fortemente legate al petrolio, come quelle di molti stati membri dell’OPEC, la scelta di aumentare la produzione è stata obbligata per mantenere le quote di mercato e arginare la concorrenza, ma ha comportato sacrifici significativi.

Alla fine, l’Italia si ritrova al centro di una dinamica globale di cui beneficia senza averne mosso le leve. Il calo dei prezzi della benzina, pur momentaneo e legato a variabili esterne, offre un piccolo sollievo in una fase di inflazione ancora percepita nei beni di largo consumo. Tuttavia, l’esperienza insegna che il mercato dell’energia è estremamente volatile. Basterà un’inversione di rotta da parte dell’OPEC, una ripresa della domanda asiatica o un nuovo scossone geopolitico per riportare i prezzi verso l’alto. Per ora, però, gli automobilisti italiani possono godere di questo inatteso paradosso che, almeno per qualche tempo, rende il pieno un po’ meno amaro.

I punti più importanti.

  • L’Italia beneficia di un calo della benzina grazie a dinamiche globali favorevoli.
  • L’OPEC+ ha aumentato la produzione di petrolio facendo scendere i prezzi internazionali.
  • La guerra commerciale tra USA e Cina ha frenato la domanda, abbassando ulteriormente le quotazioni.
  • Il prezzo alla pompa in Italia è sceso sotto 1,80 euro al litro per la benzina e 1,70 per il diesel.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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