Con l’arrivo della stagione estiva, torna l’interesse per le tariffe praticate dagli stabilimenti balneari in tutta Italia. Lettini, ombrelloni e servizi accessori rappresentano una voce di spesa importante per chi vuole trascorrere le vacanze in riva al mare. I prezzi degli stabilimenti balneari possono variare notevolmente a seconda della località, della regione e della tipologia della struttura, passando da cifre molto contenute fino a vere e proprie cifre di lusso.
Molti italiani si trovano quindi costretti a pianificare in anticipo, valutando non solo la bellezza delle spiagge o la qualità dell’acqua, ma anche il peso economico di un’intera giornata sotto l’ombrellone.
Le differenze territoriali restano marcate, con alcune regioni che continuano a offrire soluzioni più economiche rispetto ad altre, nonostante l’inflazione abbia inciso sui costi anche per l’estate 2025.
Un elemento importante nella scelta è anche la possibilità di abbonamenti settimanali o stagionali, ma per molti la spesa viene valutata sul singolo giorno. Per questo motivo è utile fare un confronto delle principali località balneari italiane, ordinando gli stabilimenti per prezzo medio e individuando dove si può risparmiare davvero.
Prezzi degli stabilimenti balneari regione per regione
I costi medi di una giornata al mare includono solitamente due lettini e un ombrellone, con servizi accessori che possono far lievitare la spesa. Ecco una panoramica ordinata dalla più economica alla più costosa tra le principali località italiane:
- Molise (Termoli) – circa 18 euro al giorno. Località che resta tra le più accessibili, con spiagge attrezzate ma prezzi contenuti.
- Puglia (Barletta, Molfetta) – tra 18 e 20 euro. Buon equilibrio tra servizi offerti e tariffe.
- Basilicata (Metaponto) – 20 euro. Ancora una delle mete più economiche del Sud.
- Calabria (Tropea, Soverato) – 22 euro. Spiagge splendide e prezzi ancora competitivi.
- Marche (Senigallia, Civitanova) – 25 euro. Prezzi moderati e buona organizzazione degli stabilimenti.
- Abruzzo (Pescara) – 26 euro. Leggero aumento rispetto al passato, ma ancora nella fascia media.
- Sardegna (Alghero, Villasimius) – tra 28 e 32 euro. Le tariffe variano molto ma restano sotto la media nazionale in diverse zone.
- Sicilia (Mondello, Cefalù) – 30 euro. L’isola presenta differenze tra coste orientali e occidentali.
- Friuli Venezia Giulia (Lignano Sabbiadoro) – 31 euro. Spiagge ampie e tariffe gestibili.
- Emilia-Romagna (Rimini, Riccione) – 32 euro. La Riviera romagnola resta accessibile, ma con qualche rincaro.
- Campania (Amalfi, Positano) – 35 euro. In Costiera si pagano anche panorama e esclusività.
- Toscana (Viareggio, Forte dei Marmi) – 36 euro. Qualità elevata ma con tariffe da fascia medio-alta.
- Liguria (Rapallo, Alassio) – 38 euro. Le spiagge piccole e la domanda turistica elevano i costi.
- Veneto (Jesolo, Caorle) – 39 euro. Buoni servizi ma prezzi in ascesa costante.
- Lazio (Ostia, Sabaudia) – 41 euro. La vicinanza a Roma incide molto sui costi.
- Lombardia (sponda lombarda del Garda) – 43 euro. In alcuni lidi del lago i prezzi superano quelli marittimi.
- Trentino-Alto Adige (lidi sul lago di Caldonazzo o Levico) – 44 euro. Le spiagge lacustri sono attrezzate e ben curate.
- Piemonte (lago Maggiore) – 45 euro. Località turistiche di alto livello con tariffe adeguate.
Dalla classifica si evince che il Molise è la regione più economica d’Italia per una giornata al mare nel 2025, mentre Piemonte e Trentino risultano i più costosi, nonostante non si affaccino nemmeno sul mare.
Stabilimenti balneari, quanto incide il caro estate sul turismo costiero
L’aumento generalizzato dei costi incide fortemente sulla scelta delle vacanze. Le famiglie italiane valutano ormai con estrema attenzione anche la spesa giornaliera per una giornata in spiaggia, considerando spesso mete alternative ai luoghi storicamente più noti. Le regioni del Sud si confermano le più convenienti, con tariffe che restano sotto i 25 euro in molte località, nonostante il rincaro generalizzato dei costi energetici e di gestione.
Molte strutture hanno introdotto sistemi dinamici di pricing, con sconti per prenotazioni anticipate o pacchetti per più giorni, cercando così di incentivare le prenotazioni e fidelizzare la clientela. Allo stesso tempo, le mete più care puntano sul valore dell’esperienza, giustificando i prezzi con servizi di qualità superiore, eventi esclusivi e comfort extra.
In sintesi.
- Il Molise risulta la regione più economica d’Italia per gli stabilimenti balneari.
- Piemonte e Trentino sono invece le più costose, anche senza accesso al mare.
- Il prezzo medio oscilla tra i 18 e i 45 euro al giorno, con forti differenze regionali.