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Oggi: 05 Dic, 2025

La guida alle pensioni nel 2026: come uscire senza limiti di età

Pensioni nel 2026 senza limiti di età, ecco le misure che lo prevedono, i requisiti e quali sono le particolarità.
4 settimane fa
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pensione anticipata
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Legge di Bilancio non ancora completata ma pacchetto pensioni che potremmo definire completato. Salvo scossoni se non addirittura autentici terremoti durante l’iter in Parlamento, sulle pensioni è già chiaro cosa succederà nel 2026. O meglio, è chiaro già cosa non succederà visto che di novità dal punto di vista delle misure da usare per andare in pensione non ce ne sono tante. Perché non è stata introdotta alcuna nuova misura di pensionamento, anzi, ne sono state cancellate due. Niente opzione donna e niente quota 103. Ma allora nel 2026 che pensioni si potranno sfruttare? Le variabili comunque non mancano. Tra i 60 ed i 67 anni o tra i 20 ed i 43 anni di contributi è possibile scegliere una via piuttosto che l’altra.

Ma oggi il nostro focus va sulle pensioni senza limiti di età.

La guida alle pensioni nel 2026: come uscire senza limiti di età

Due misure consentono di andare in pensione senza guardare minimamente all’età anagrafica del richiedente. E sono misure che anche nel 2026 saranno ai nastri di partenza. Sono quota 41 per i lavoratori precoci e la pensione anticipata contributiva. In entrambi i casi l’unico requisito è quello contributivo. Per la quota 41 precoci servono 41 anni di versamenti. Ma bisogna anche rientrare in determinate categorie. I lavori gravosi e usuranti per esempio sono quelle tipologie di attività lavorative che permettono di rientrare nella quota 41. E poi ci sono i soliti invalidi al 74%, i soliti disoccupati dopo la Naspi e i caregivers che da 6 mesi vivono con un parente invalido grave.
Nessun ritocco alla quota 41 precoci e nessuna differenza per la pensione anticipata ordinaria. Che è la misura strutturale che permette alle donne di andare in pensione raggiungendo i 41,10 anni di versamenti e agli uomini i 42,10 anni di contributi.

Ecco alcune particolarità delle due misure senza limiti anagrafici

Sulle due misure che, come detto, sono le uniche senza limiti anagrafici presenti nel sistema previdenziale per il 2026, ci sono delle cose da dire. In primo luogo, chi va a riposo con la pensione anticipata ordinaria se ne ha possibilità, forza e voglia, può anche continuare a lavorare. O meglio, può arrotondare ciò che prende di pensione con un reddito da lavoro. Una cosa che invece per diverse altre misure non è ammessa. Basti pensare a chi in questi anni è uscito dal lavoro con la quota 100, la quota 102 o la quota 103 o chi sta uscendo ed uscirà con l’Ape sociale. Anche con quota 41 precoci non ci sono limiti da questo punto di vista. Nessun divieto di cumulo dei redditi da lavoro con i redditi da pensione.
Sempre sulle pensioni anticipate, ma non su quota 41 precoci, c’è un’altro fattore da considerare. Parliamo del fatto che si può sfruttare il bonus contributivo previsto da chi rinvia l’uscita. Si può andare in pensione raggiungendo i 42,10 anni di versamenti per gli uomini o i 41,10 per le donne. Ma se uno decide di rinviare l’uscita può sfruttare un aumento di stipendio pari alla decontribuzione del 9,19% a suo carico.

E per tutti i mesi di lavoro ulteriori rispetto alla maturazione del diritto alla pensione anticipata.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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