Gioco d’azzardo: le app sul sito dell’Agenzia delle Entrate per promuoverlo

Gioco: partendo dal sito dell’Agenzia delle Entrate si traccia la strada per il gioco d’azzardo. Cancellare ogni legame con la app e disporre maggiori controlli.
7 anni fa
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Che i bilanci dello Stato fossero in crisi, purtroppo, è cosa nota. Questo non giustifica, però, che il sito dell’Agenzia delle Entrate possa contribuire a promuovere il gioco d’azzardo.

Troviamo a dir poco curioso, infatti, trovare collegamenti sul sito di quest’ultima ad una app che geolocalizza tutti i luoghi in cui è possibile giocare.

Da un lato tale applicazione consente di individuare i luoghi in cui è possibile giocare legalmente, dall’altra, però, rappresenta senza dubbio un incentivo al gioco.

Una forma di promozione impensabile, soprattutto se si considera che la ludopatia, vera e propria patologia riconosciuta dall’Istituto Superiore di Sanità, affligge oltre il 50% degli italiani tra i 15 ed i 64 anni.

Sono circa 18.000 le persone in cura presso le strutture pubbliche per tale patologia, ma tali casi rischiano di aumentare anche del 100% nei momenti in cui il gioco raggiunge veri e propri picchi: ad esempio, quando si avvicinano le scadenze fiscali.

È proprio nei momenti in cui il cittadino si trova sotto pressione ed in difficoltà economica che è più propenso ad avvicinarsi al gioco.

Se poi, in tali occasioni, è l’Agenzia delle entrate ad indicare la strada del gioco è la fine!

Non dimentichiamo che gli effetti indesiderati che si accompagnano al fenomeno della ludopatia sono gravi ed hanno effetti devastanti su interi nuclei familiari: depressione, sovraindebitamento, se non vero e proprio ricorso allo strozzinaggio. Sono i parenti che, sempre più spesso, si rivolgono ad associazioni come la nostra per uscire da situazioni disperate, indotte da debiti di gioco.

Per questo chiediamo all’Agenzia delle Entrate di eliminare immediatamente ogni collegamento con l’app in questione, che alimenta un fenomeno devastante per la società.

Allo stesso tempo al Governo chiediamo maggiori controlli: da un recente blitz a Napoli, Bari e Palermo, su 100 circoli controllati, 12 sono stati sequestrati perché fuori norma o perché al loro interno erano presenti minorenni.

Ufficio Stampa

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