Wintre manterrà in smart working i propri dipendenti anche dopo il Covid. La compagnia telefonica non ha intenzione di tornare indietro e offrirà la possibilità di lavorare da casa a tutti. Questione di costi, ma anche di produttività e migliore organizzazione del lavoro.

L’azienda, guidata da Jeffrey Hedberg, ha infatti siglato un accordo con i sindacati che stabilisce le linee guida per lo smart working in prospettiva della fase post-emergenziale. Windtre delinea così un modello organizzativo flessibile, sostenibile, funzionale a garantire livelli di qualità e produttività elevati.

Windtre, accordo per smart working anche dopo emergenza

L’intesa – informa un comunicato – prevede la più elevata flessibilità nell’alternanza tra sedi di lavoro o altri luoghi. E si applica a tutti i dipendenti la cui attività può essere svolta da remoto, compresi gli addetti al customer care.

I giorni di smart working potranno essere richiesti dai lavoratori volontariamente, senza vincoli in termini di ampiezza minima o massima. Saranno identificati con il proprio responsabile le eventuali giornate in cui recarsi in ufficio. Al fine di stimolare l’interazione sociale e relazionale quale fattore di accrescimento professionale. il modello organizzativo è stato adottato anche da altre importanti aziende italiane e si sta estendendo molto nel settore privato.

Cosa prevede l’accordo di lavoro

La nuova organizzazione del lavoro sarà operativa dal 1 aprile 2021 fino al 31 marzo 2022. Nel corso di questa prima fase sperimentale è previsto un confronto continuo fra l’azienda e le parti sociali che seguono la tematica dello smart working.

Esse hanno istituito, in una logica partecipativa, una “cabina di regia” per monitorare l’implementazione del modello. Ma anche per suggerire eventuali modifiche migliorative per la qualità della vita e la produttività.

L’accordo prevede, inoltre, un ulteriore rafforzamento degli investimenti in formazione. Oltre alle iniziative formative istituzionali i dipendenti in smart working avranno diritto a 4 ore al mese per seguire dei piani di auto sviluppo, fruibili in orario lavorativo e volti a favorire l’accrescimento personale e culturale.

Come cambia il modo di lavorare

Infine, verranno organizzati specifici eventi anche in live streaming per illustrare i principali progetti e le strategie aziendali. Con l’obiettivo di garantire l’inclusione e il costante senso di appartenenza.

Siamo orgogliosi del risultato raggiunto con questa intesa, apprezzata anche dai sindacati per il suo carattere fortemente innovativo. Essa promuove una profonda evoluzione culturale nell’utilizzo dello smart working – afferma Marco Mondini, direttore Relazioni industriali di Windtre – L’accordo sposta, infatti, il focus dalla quantità di giorni lavorati in presenza o da remoto alla massima libertà di scelta in base alle esigenze professionali e personali del singolo dipendente.

Windtre punta sullo smart working come strumento in grado di coniugare la produttività alla sostenibilità, sociale ed ambientale. Oltre che sulla flessibilità, fiducia e responsabilizzazione come elementi chiave per realizzare questa visione nell’organizzazione aziendale del futuro.