Il MEF (Ministero Economia e Finanze) ha pubblicato il Modello di Dichiarazione IMU 2024 (anno d’imposta 2023). Rispetto a quello degli agli trascorsi sono state recepite alcune novità Tra queste l’obbligo di fare l’adempimento laddove, con riferimento all’anno 2023, l’immobile non è stato assoggettato ad imposta in quanto occupato abusivamente.

Non cambiano i tempi di presentazione. La dichiarazione IMU 2024 deve essere presentata entro il 30 giugno 2024, che essendo domenica può slittare al 1° luglio. Inoltre, nessuna novità nemmeno per quanto riguarda la ripetizione dell’adempimento.

Se già presentata in passato, e nessuna variazione è intervenuta nel 2023 in merito a quanto già dichiarato, non bisogna presentare nuovamente la dichiarazione.

L’obbligo non si ripete ogni anno

L’obbligo di fare la Dichiarazione IMU 2024, scatta quando gli immobili, nell’anno d’imposta 2023, hanno acquisito le caratteristiche per godere di riduzione d’imposta, ossia:

    • fabbricati di interesse storico o artistico
    • fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati
    • unità immobiliari concesse in comodato gratuito tra genitori e figli
    • fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita (c.d. beni-merce)
  • quando, nel 2023, hanno goduto dell’esenzione IMU case occupate (novità)
  • quando il comune, per l’anno d’imposta 2023, non è in possesso delle informazioni necessarie per verificare il corretto adempimento dell’obbligazione tributaria. Di seguito alcuni esempi:
    • l’immobile è stato oggetto di locazione finanziaria
    • l’immobile è stato oggetto di un atto di concessione amministrativa su aree demaniali
    • l’atto costitutivo, modificativo o traslativo del diritto ha avuto a oggetto un’area fabbricabile
    • il terreno agricolo è divenuto area fabbricabile
    • l’area è divenuta edificabile in seguito alla demolizione del fabbricato
    • l’immobile è assegnato al socio della cooperativa edilizia a proprietà indivisa oppure è variata la destinazione ad abitazione principale dell’alloggio
    • l’immobile ha perso oppure ha acquistato durante l’anno di riferimento il diritto all’esenzione dall’IMU
    • ecc.

Come anticipato in premessa, se intanto per le motivazioni di cui sopra, la dichiarazione è già stata presentata in passato, non bisogna ripresentarla ora.

Bisogna, invece, ripresentarla se nel 2023 è cambiato qualcosa. Ad esempio, nel 2021 l’immobile è stato dichiarato inagibile e quindi è stata presentata la Dichiarazione IMU 2022 (anno d’imposta 2021). Poi nel 2023 lo stesso immobile è tornato agibile. Pertanto, bisogna fare il Modello Dichiarazione IMU 2024 entro il 1° luglio di quest’anno.

Dichiarazione IMU 2024: scadenza e rimedi

La Dichiarazione IMU 2024 deve essere presentata al comune in cui si trovano gli immobili. Può essere presentata direttamente in ufficio tributi del comune stesso oppure spedita in busta chiusa, a mezzo del servizio postale, mediante raccomandata senza ricevuta di ritorno. Sulla busta deve essere riportata la dicitura “Dichiarazione IMU 2024”.

È possibile anche presentarla telematicamente tramite i servizi dell’Agenzia Entrate. La presentazione può essere diretta da parte del contribuente o anche tramite intermediario incaricato.

In caso di omesso adempimento, il sistema sanzionatorio sulla Dichiarazione IMU (comma 775 legge di bilancio 2020) prevede la sanzione dal 100% al 200% del tributo non versato, con un minimo di 50 euro. In caso di tardiva, ossia presentazione entro 90 giorni, detta sanzione si riduce a 1/10. Oltre i 90 giorni, trova spazio il ravvedimento operoso Dichiarazione IMU.

Riassumendo

  • il MEF ha pubblicato il nuovo modello di dichiarazione IMU
  • la dichiarazione IMU 2024, se deve essere presentata, scade il 1° luglio (il 30 giugno è domenica)
  • si presenta direttamente al comune o anche tramite spedizione postale
  • la presentazione può essere anche telematica, tramite i servizi dell’Agenzia Entrate (direttamente o tramite intermediario)
  • è prevista la tardiva entro 90 giorni
  • oltre i 90 giorni si può fare l’ordinario ravvedimento operoso.