Nel decreto di aprile ci sarà anche un bonus vacanze. La misura è estremamente necessaria per salvare il turismo in Italia, gravemente colpito dall’emergenza coronavirus e che rischia di far perdere al Paese il 13% del Pil.

Non si tratta di un bonus in denaro, come quello da 600 euro elargito a pioggia dall’Inps al popolo dei lavoratori autonomi e alle partite Iva, ma di un credito di imposta o da utilizzare in detrazione dei redditi. Una misura che potrebbe valere fino a 5 miliardi di euro, così almeno nelle intenzioni del governo.

Bonus vacanze 2020 per aiutare il turismo

Per dare a tutti la possibilità di andare in vacanza, al mare, in montagna o nelle città d’arte, il ministro ai Beni Culturali e al Turismo Dario Franceschini sta quindi studiando un bonus da sfruttare per le vacanze delle famiglie durante il periodo estivo. Questo per aiutare, sia gli albergatori che i lavoratori stessi che quest’anno avranno sicuramente meno disponibilità economiche. Non è ancora chiaro come verrà erogato e di quale entità si tratti, ma una cosa è certa: verrà corrisposto solo per chi scegli di trascorrere le vacanze in Italia. Allo studio ci sono due ipotesi di agevolazione: la prima è sotto forma di credito di imposta da usufruire nella dichiarazione dei redditi del 2021, mentre la seconda è quella di erogare direttamente una somma di 300 euro da spendere nei luoghi di villeggiatura alle famiglie con determinati livelli di reddito. La cifra fin qui ipotizzata è di circa 300 euro, quale che sia la prenotazione, una settimana o due o tre non farebbe differenza.

Bonus o credito d’imposta di 300 euro

Un’altra ipotesi potrebbe essere quella di agevolare gli spostamenti per raggiungere le mete turistiche attraverso sconti sui biglietti dei mezzi di trasporto (treni, aerei, traghetti, autostrade). Anche in questo caso il risparmio sarebbe immediato per le famiglie.

Così come la possibilità di spendere dei voucher presso le strutture alberghiere o case vacanze convenzionate che potrebbero quindi offrire uno sconto diretto ai vacanzieri all’atto della prenotazione. Insomma, allo studio ci sono varie possibilità che al momento opportuno saranno proposte per sostenere il turismo in Italia e, allo stesso modo, aiutare le famiglie a trascorrere qualche giorno di vacanza nel periodo estivo in Italia.

Sospensione tassa di soggiorno

Fra le altre misure a sostegno del turismo, vi è anche quella di sospendere la tassa di soggiorno. Il balzello fiscale che porta soldi nelle casse dei comuni per chi soggiorna in hotel, residence o case vacanze, dovrebbe essere congelato per quest’anno e forse anche per il 2021. Come noto, la tassa di soggiorno si applica sui pernottamenti in base alla categoria dell’hotel e la tariffa è stabilita dal Comune di appartenenza. In alcune città d’arte questa può incidere in maniera significativa sul budget del turista: a Roma si arriva a pagare anche 10 euro al giorno. Chiaramente, la sospensione della tassa di soggiorno porterà meno introiti nelle casse comunali, ma la misura dovrà essere applicata per dare un segnale importante e di fiducia all’economia del turismo in Italia.