Consap Spa, La società controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze, che si sta occupando dell’erogazione delle somme del Bonus Cashback, ha appena comunicato che si è appena conclusa la fase di liquidazione dei rimborsi del Bonus Cashback di dicembre. In base resi noti dalla stessa società, possiamo già affermare la misura è stata accolta dai cittadini con grande successo.

Bonus Cashback di Natale

Il bonus cashback, sostanzialmente, consiste in un rimborso pari al 10% degli acquisti effettuati nei negozi fisici (non è valido per gli acquisti online) con mezzi di pagamento tracciabili.

Il programma Cashback si divide in periodi. Il primo periodo sperimentale, detto “Extra Cashback di Natale”, è iniziato l’8 dicembre e terminato il 31 dicembre 2020.

Non c’è un importo minimo di spesa. Per ogni periodo, è possibile ottenere un rimborso massimo di €150 euro. Ogni acquisto effettuato con carte e app di pagamento registrate al programma Cashback, ti fa accumulare il 10% dell’importo speso.

Il rimborso accumulato durante questo periodo sperimentale sarà erogato solamente ai soggetti che hanno raggiunto la soglia minima di 10 transazioni valide ai fini del Bonus Cashback.

Bonifici già effettuati, tempistiche rispettate

Nel pieno rispetto delle scadenze previste dalla normativa, con i mandati di pagamento disposti in data 24 febbraio 2021, si è conclusa la fase di liquidazione dei rimborsi del cosiddetto bonus cashback di Natale, relativamente al periodo compreso tra l’8 e il 31 dicembre 2020 (periodo sperimentale). Gli ultimi movimenti sono stati contabilizzati il 26 febbraio 2021.

Quanto appena detto è stato reso noto da Consap Spa, con un comunicato pubblicato ieri, 26 febbraio 2021, sul proprio sito internet.

Quanto è stato pagato?

Dal 15 febbraio 2021, data di avvio delle procedure, a oggi, spiega Consap Spa, sono stati disposti più di 3,2 milioni di bonifici, per un totale di circa 223 milioni di euro.

Ad ogni modo, alcuni bonifici non sono sono andati a buon fine.

Principalmente, le cause possono essere 2:

  1. IBAN registrato non corretto;
  2. conti correnti bloccati o non più esistenti.

La notizia buona è che, in questi casi, non si perde il diritto al rimborso. Per ottenere la somma dovuta, questi soggetti dovranno semplicemente reinserire l’IBAN corretto, tramite l’apposita funzionalità sull’app IO.

Infine, si legge nel comunicato sopra citato:

i reclami ricevuti ad oggi per mancato o inesatto accredito relativi al periodo in questione, sono meno di 2900. Consap risponderà entro 30 giorni dalla data di presentazione dell’istanza.

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