Dal 1 gennaio 2024 cambia la soglia di esenzione del tax free shopping. Non più 155 euro, bensì scenderà a 70 euro a persona. Un vantaggio per l’erario che incasserà più soldi dai turisti stranieri che fanno shopping in Italia. Ma anche per i consumatori stessi che saranno più liberi di acquistare beni e souvenir del nostro Paese stimolando altresì la domanda e il commercio dei nostri brand più famosi.

La legge di bilancio ha modificato la soglia di esenzione IVA che dal 1 gennaio 2024 passa da 154,90 a 70 euro.

In termini macroeconomici – secondo il ministero del Turismo – significa un gettito aggiuntivo per il fisco di 119 milioni di euro all’anno. Soldi che arriveranno indirettamente dai turisti grazie alla procedura di sdoganamento prevista dalla normativa sul tax free shopping.

Tax free shopping 2024, come funziona

Ma cos’è esattamente il tax free shopping e come funziona? Noto anche come bonus shopping, è un’agevolazione che consente ai cittadini residenti o domiciliati al di fuori dell’Unione Europea di richiedere il rimborso dell’IVA sugli acquisti di beni di consumo effettuati in Italia.

Per poter beneficiare del tax free shopping, gli acquisti devono essere effettuati presso un negozio convenzionato e devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • Il valore totale degli acquisti deve essere di almeno 70 euro (IVA inclusa).
  • I beni acquistati devono essere destinati al consumo personale o familiare.
  • I beni acquistati devono essere trasportati nel bagaglio personale del viaggiatore al momento della partenza dall’Italia.

Secondo il Ministero del Turismo l’abbassamento della soglia a 70 euro determinerà nel 2024 un incremento di domanda finale estera di prodotti italiani di quasi 200 milioni di euro. Cifra a cui poi andrebbe a sommarsi l’effetto indotto sul numero dei viaggiatori attirati dal nostro Paese.

E non mancherebbero vantaggi per gli albergatori, i piccoli e medi negozianti e lungo tutta la filiera turistica italiana.

Nondimeno la produzione domestica italiana andrebbe a crescere per riuscire a rispondere alla domanda crescente e sarebbero stimolate le importazioni.

Come si chiede il rimborso IVA

Per richiedere il rimborso dell’IVA, il turista straniero deve presentare al momento dell’acquisto i seguenti documenti:

  • passaporto o documento di identità valido;
  • fattura elettronica o documento commerciale rilasciato dal negozio convenzionato;
  • modulo di richiesta del rimborso dell’IVA.

Il rimborso dell’IVA può essere richiesto all’uscita dall’Italia, presso un punto di rimborso autorizzato, o successivamente, tramite posta.

In caso di rimborso all’uscita dall’Italia, il viaggiatore deve presentare i documenti richiesti al punto di rimborso autorizzato, che provvederà a verificare la validità dei documenti e a rilasciare il rimborso in contanti o con assegno.

In caso di rimborso tramite posta, il viaggiatore deve inviare i documenti richiesti, insieme a una copia della ricevuta di pagamento della merce, all’ente incaricato del rimborso, che provvederà a inviare il rimborso tramite bonifico bancario. Il rimborso dell’IVA è soggetto a una commissione, che varia a seconda dell’ente incaricato del rimborso.

Il tax free negli altri Paesi

Il tax free shopping riguarda tutto il mondo ma non tutti i Paesi lo applicano. Più esattamente dipende dalle convenzioni fiscali internazionali in vigore e dagli accordi reciproci sullo scambio di informazioni fiscali. Al momento sono 55 gli Stati che applicano il tax free shopping e si tratta, in particolare, di nazioni extra Ue.

Per quanto riguarda la soglia limite, la Francia, all’interno della Ue, mantiene il valore più elevato (100 euro), mentre Grecia e Portogallo sono a 50 euro. Nessuna soglia limite per tanti altri Paesi, come Germania o Spagna. L’italia non è più penalizzata all’interno della Ue.

Da ricordare che il rimborso non è ammesso nei Paesi europei che non aderiscono alla Ue, come Andorra, Città del Vaticano, Islanda, Liechtenstein, Principato di Monaco, Norvegia, San Marino e Svizzera.

Riassumendo…

  • Dimezzata dal 2024 la soglia minima per ottenere i benefici del Tax free shopping.
  • Il limite passa da 155 a 70 euro a persona non residente nella Ue.
  • L’abbattimento della soglia dovrebbe portare nelle casse dell’erario 119 milioni di euro in più all’anno.