La successione avviene in seguito alla morte del titolare di rapporti giuridici passivi e attivi. La successione avviene tra colui che muore e colui che eredita, ovvero il successore che porta avanti i rapporti giuridici esistenti alla morte dell’autore. La successione è un istituto volto a fare in modo che un patrimonio resti privo di titolare e che ci sia una serena prosecuzione dei rapporti obbligatori.

Cosa accade, però, se in una successione non ci sono eredi?

Eredità giacente: cosa accade se l’erede non accetta o se non ci sono eredi?

La situazione di incertezza qualora il patrimonio ereditario non sia accettato dall’erede o, peggio,ancora, non si abbia notizia di eventuali eredi in vita del de cuius viene definita eredità giacente, una situazione temporanea che si verifica per il tempo necessario all’accettazione dell’eredità o alla ricerca di eventuali eredi.

Trascorso il tempo necessario, però, se l’erede non accetta il patrimonio o si è in una situazione di assoluta assenza di eredi, l’eredità in questione viene devoluta allo Stato.

Quando ci sono i presupposti di un eredità giacente è il tribunale a nominare il curatore dell’eredità che deve prestare giuramento davanti al giudice di amministrare e custodire i beni dell’eredità.

Qualora l’eredità venga accettata dagli erediti la curatela cessa o in un accertamento di mancanza di eredi entro il sesto grado. Nell’ipotesi di mancanza di eredi si dichiarerà la vacanza ereditaria e l’unico successore del defunto sarà lo Stato. In questo caso, però, lo Stato non acquisisce i beni del defunto per sovranità ma a titolo di erede, in questo caso, però, non c’è bisogno dell’accettazione dell’eredità poichè lo Stato non ha possibilità di rinunciare all’eredità stessa perchè il trasferimento avviene di diritto.